Ultima puntata del reportage dalla Bretagna di Donatella Grespi
GIORNO 6. da Roz Sur Couesnon a Mont Saint Michel Km 18
E siamo arrivati all’ultima tappa del nostro tour. Come al solito partenza alle 8.00 precise dopo aver fatto colazione. Fin da subito una pioggerellina “fastidiosa” ci ha accompagnato per tutto il cammino, fino a destinazione.
Il primo tratto del sentiero era largo e sterrato e tagliava in due sconfinati campi di grano e colza.
Dopo qualche kilometro siamo arrivati sulla costa e subito in lontananza ci è apparso Mont Saint Michel in tutta la sua imponenza e maestosità.
Cia siamo avvicinati alla meta percorrendo un sentiero orlato da spighe, e da piante spontanee i cui fiori facevano apparire il paesaggio come fosse una tavolozza di colori, dal bianco al rosa, dal violetto al blu. Una composizione di fiori di grande bellezza.
Passo dopo passo ci siamo avvicinati alla nostra destinazione finale.
Prima di andare a Mont Saint Michel, però, abbiamo fatto una sosta in albergo per depositare i nostri pesanti zaini.
Per arrivare all’isolotto si deve percorrere una passerella di circa 2 km e per chi lo desidera ci sono dei bus navetta. Ma noi, da “veri camminatori” abbiamo preferito raggiungere a piedi la nostra meta finale.
La baia dove c’è l’isolotto di Mont Saint Michel è soggetta ad una marea di eccezionale ampiezza di circa 14 metri di dislivello, rendendolo accessibile via terra quando la marea è al minimo. Il percorso, però, è molto pericoloso perché la baia è soggetta al fenomeno delle sabbie mobili.
Secondo la leggenda l’Arcangelo Michele apparve nel 709 al vescovo di Avranches, sant’Auberto, chiedendo che gli fosse costruita una chiesa sul quella roccia, il vescovo ignorò tuttavia per due volte la richiesta finché San Michele non gli bruciò il cranio con un foro rotondo provocato dal tocco del suo dito, lasciandolo tuttavia in vita. Nel X secolo fu costruita una abazia benedettina e i monaci vi rimasero, con alterne vicende, fino alla rivoluzione francese quando furono cacciati e l’abazia trasformata in prigione. L’Abbazia, importante esempio di architettura gotica e romanica, è ora un importante monumento storico ed è patrimonio dell’Unesco.
Dopo aver percorso i due chilometri della passerella siamo arrivati al borgo sorto sulle pendici della roccia sotto l’abazia. Il borgo si articola, tra stradine strette, attorno alla strada che sale al santuario ed è pieno di ristorantini, negozietti e di tantissimi, troppi turisti. Dopo una serie interminabile di scalini, abbiamo raggiunto la cattedrale sulla sima dell’isolotto da dove si gode di una vista spettacolare.
Si conclude qui il nostro cammino, quasi 100 km percorsi in 5 tappe.
Ore e ore di cammino e fatica hanno messo a dura prova il fisico e la costanza, ma anche resi felici e sodisfatti per essere riusciti a portare a termine il percorso, per aver visitato luoghi di una bellezza impareggiabile e soprattutto per dei compagni di avventura che hanno dimostrato spirito di gruppo, solidarietà, altruismo e tanta, tanta e tanta simpatia!
Il reportage di Donatella Grespi dalla Bretagna è terminato.
Il primo articolo è stato pubblicato il 04/06/2025:
GR® 34 – il sentiero dei doganieri
Il secondo articolo è stato pubblicato il 05/06/2025:
GR® 34 – il sentiero dei doganieri – da Saint Malo a La Guimorais
Il terzo articolo è stato pubblicato il 11/06/2025:
GR® 34 – il sentiero dei doganieri – da La Guimorais a Cancale
Il quarto articolo è stato pubblicato il 13/06/2025:
GR® 34 – il sentiero dei doganieri – da Cancale a Dol De Bretagne
Il quinto articolo è stato pubblicato il 19/06/2025:
GR® 34 – il sentiero dei doganieri – da Dol De Bretagne a Roz Sur Couesnon