sabato, 27 Luglio 2024

Universo donna

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La musica non cambia il mondo, ma lo può migliorare ed è con questa mezza verità che arriva questo concerto dopo un marzo difficile, un marzo da dimenticare. Canzoni e note contro la violenza non solo alle donne, ed era questa l’intenzione iniziale, ma contro la massa bruta e bestiale della guerra.

Venerdì 29 marzo alle 20:45 al Busan c’è il concerto del “Benito Madonia Quintetto” che fa tornare la musica, la bella musica, a Mogliano Veneto. Una serie di canzoni in cui si alternano brani di Benito e del chitarrista Maurizio Pugno a cover più o meno conosciute, rielaborate con uno stile originalissimo dal gruppo.

Un repertorio sporcato dal blues e dalla voce roca ed inconfondibile di Benito Madonia che è un musicista a tutto tondo, a suo agio con vari generi musicali, resi naturali dalla sua voce. Compositore poliedrico che ha collaborato con altri artisti negli studi di incisione più prestigiosi, a Milano come a Londra. Suo è il testo della canzone “Mery” composta da Maurizio Pugno, dedicata al tema della serata cioè la violenza alle donne. “Nessuno si è accorto mai/dei segni che addosso hai”, un tema difficile pieno di nostri “sguardi distratti e complici“.

In una sala del cinema è stata allestita una esposizione fotografica di Giulia Zandarin su soggetto di Elisabetta Ferraro che non mancherà di turbare le false coscienze e che, se ci fosse ancora bisogno, segnala come la piaga della violenza sia un fenomeno incivile ben lungi dall’essere estirpato.

Il Comune di Mogliano Veneto ha patrocinato il concerto come ha fatto anche per le altre tre manifestazioni dedicate all’“Universo donna”. L’organizzazione è sostenuta dall’infaticabile associazione “Amici della musica Toti dal Monte” che non si è fatta scoraggiare da questi due anni di difficoltà pandemica e che tornerà da protagonista della vita concertistica moglianese.

Venerdì sera l’ingresso è gratuito ma eventuali offerte volontarie saranno devolute a “Stella Antares” di Montebelluna, un centro che mette a disposizione delle donne una serie di servizi per contrastare, e prevenire, parola spesso dimenticata, la violenza.

E allora? Parole, blues, ascoltare, sorridere, andare a ritmo, sospirare, coltivare le malinconie, dare sfogo al misterioso linguaggio universale che ci accomuna tutti: la musica.

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