Cercavamo distrazione nei deboli colori
e tristi e inebriati dimenticavamo gli errori
ci nascondevamo in geometrie variabili
scappando dai mancati futuri possibili
per quel degrado non c'era origine
e per il futuro non c'era che ruggine
non avevamo il coraggio di confessarci schiacciati
ma avremmo dato tutto pur di essere ripescati
eppure – anche se ogni sogno veniva oscurato,
quello era un austero passaggio obbligato