(Cison di Valmarino, pomeriggio nebbioso)
correva e non pensava
lasciando alle spalle la rabbia manipolatrice
che nessuno voleva capire
correva
non importava quanto lontano
correva e non sentiva
lasciando a valle le rabbiose parole di fuoco
che nessuno voleva dimenticare
correva
non importava quanto in alto
ma per quanto lontano e quanto in alto
alla fine di ogni corsa i ricordi erano li'
ad aspettarla con un cupo sorriso