“A Mogian domenega de sera …”, quel riso dimenticato.

Ricordiamo il risorgimento italiano attraverso le pose solenni delle statue, la retorica ufficiale e la letteratura, ma dimentichiamo che prima del 1866 e nel decennio successivo, il riso, la comicità e la satira erano una delle armi più efficaci nella battaglia politica.

Dopo l’annessione al Regno d’Italia, per veicolare i messaggi unitari, non ancora percepiti dai ceti popolari poco alfabetizzati e disattesi da buona parte della classe politica, si usavano i canti popolari, gli aneddoti raccontati nelle osterie, la satira popolare, gli spettacoli di burattini e il teatro.

Le rappresentazioni erano comiche, in lingua veneta e con un forte accento grottesco. Delle recite teatrali moglianesi ne parlavano i giornali, se ne parlava nelle osterie, al mercato, nei filò e nei paesi vicini.

Così, grazie alla innovativa proposta politica e sociale del giovane sindaco Costante Gris, si apre la “Belle époque” moglianese, durante la quale Mogliano diventa un punto di riferimento della vita sociale, artistica e politica di tutto il territorio circostante.

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