Continuando la nostra chiacchierata con Anna, lasciamo il bar e ci incamminiamo in direzione di Place Bellecour, mentre nell’aria si comincia a sentire odore di neve.

“Grazie mille per aver offerto il caffè, non dovevi! Tra l’altro ho notato che hai pagato in contanti – io da quando sono in Francia e ho visto che tutti pagano sempre con la carta non ho mai soldi contanti in tasca, ma forse hai ragione e dovrei averne giusto per sicurezza…”

Credo sia soprattutto l’abitudine, in Italia se proponi di pagare con la carta ti guardano male due volte su tre.

“Sì mi ricordo bene, infatti ogni volta che torno in Italia a trovare i miei genitori la prima tappa è a uno sportello Bancomat (ride)!”

A questo proposito, come ti sembra la situazione generale del costo della vita? Noti differenze?

“Posso darti la mia prospettiva, cioè quella di una persona che vive sola e senza figli – lo specifico perché sono sicura che per chi ha famiglia le cose siano diverse. Per me la spesa che fa davvero la differenza rispetto all’Italia è l’affitto, i prezzi in generale sono davvero molto alti. Tuttavia variano in base alle zone, quindi puoi benissimo pagare qualche centinaio di euro in meno al mese a patto che ti vada bene fare mezz’ora di viaggio in più per andare al lavoro. Sono scelte personali, appunto.”

E a parte l’affitto? Le altre spese?

“Sinceramente quando vado al supermercato, una volta a settimana, non mi sembra di spendere più di quanto spendessi in Italia. O comunque non in maniera rilevante. E poi spesso pago la spesa con i buoni pasto che ci dà l’azienda in aggiunta allo stipendio – altra cosa che in Italia non era così scontata. Rimangono le bollette, ma come ho detto prima vivendo sola non ho costi molto elevati.”

(mentre camminiamo ci fermiamo casualmente davanti alla vetrina di una Agenzia Immobiliare)

“Quell’appartamento sembra carino (indica uno degli annunci nella vetrina), ed è anche nel mio quartiere. Ecco vedi, questa è una differenza fondamentale. In Italia ogni tanto mi fermavo a guardare gli annunci immobiliari e fantasticavo intorno all’idea di comprarmi una casa, ma poi mi sentivo molto sciocca anche solo per averlo pensato – chi mai mi avrebbe concesso un mutuo? Qui invece ho scoperto che è un pensiero tutt’altro che irrealistico, e anzi alcuni colleghi miei coetanei lo stanno mettendo in pratica. Capisci cosa intendo? Ho capito che se voglio qui per me c’è una possibilità – concreta, non virtuale! – di mettere radici, di costruirmi una vita e di progettare un futuro. Ci vuole impegno e un po’ di coraggio ma quella possibilità esiste! Anche per me, una umile ingegnere di Pinerolo figlia di nessuno…ecco questo però magari non scriverlo, altrimenti i miei genitori poi ci restano male! (ride)”

Diremo che era una figura retorica. Quindi stai facendo piani di lunga durata per costruire la tua vita qui in Francia?

“Credo che la verità sia che sapere che in questo momento della mia vita, se voglio, POSSO fare piani per il mio futuro mi dà una incredibile serenità. E questa è una cosa preziosa. Eccolo, questo è il mio! (dice voltandosi verso un autobus che si sta avvicinando) Vado che stasera ci sono i musei aperti con sconto per gli under 30. Grazie ancora per il caffè, spero di essere stata utile! Alla prossima!”

Enrico De Zottis
Enrico De Zottis Nato a Venezia nel 1987 e cresciuto a Mogliano Veneto, da oltre un decennio si occupa professionalmente di Gestione delle Risorse Umane presso aziende multinazionali. Ad oggi vive e lavora a Lione (Francia). Nel tempo libero si dedica allo studio di tematiche socio-economiche, oltre che alla musica e al trekking. Ha conseguito la Laurea Magistrale in Giurisprudenza a Padova e un Master in Analisi Economica a Roma.

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