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Il notiziario alla radio dice che in Palestina, a oggi, si contano ventisettemila morti a causa della guerra. Poco dopo si parla di un processo per omicidio stradale, riferito a un incidente in cui tempo fa perse la vita un bambino.

Immagino ventisettemila processi per ventisettemila morti in incidenti stradali.

C’è stato un ennesimo incidente sul lavoro, la vittima è giovane e lascia dei figli piccoli.

Immagino ventisettemila incidenti sul lavoro dove le vittime sono giovani e lasciano dei figli piccoli.

Un piccolo aereo cade su una casa, muoiono tre persone. Immagino novemila aerei caduti in neanche quattro mesi.

Muore una persona famosa, tutti i giornali ne parlano. Immagino ventisettemila persone famose che se ne vanno, lasciandoci rattristati nel loro ricordo.

Che cosa ci colpisce? Cosa ci indigna? Cosa ci addolora? Cosa ci importa veramente?

Bisogna fare attenzione ad alzare una bandiera della Palestina, si rischia di essere tacciati di antisemitismo. Eppure, quella bandiera è anche per Israele. Manifestare a favore dell’Ucraina è anche per la Russia. Immagino piazze piene di persone che facciano sventolare insieme tutte le bandiere dei paesi in guerra. Immagino un mondo in cui tutte le persone abbiano la stessa dignità, e le vite lo stesso valore.

Elena Carraro
Dopo la laurea in Lingue e Letterature straniere, ha approfondito altri percorsi di studio e intrapreso la professione di fisioterapista, condividendo con altri operatori sanitari l'impegno per la difesa della dignità della persona fino all'ultimo istante di vita. Ha sempre coltivato l'amore per la musica e la scrittura. Ha pubblicato L'Uovo di Mary - Storia di una sopravvivenza (Cleup 2018) e Triplo Concerto (Antilia 2023). Lasciato l'ambito sanitario per "anzianità", lavora oggi come copywriter.

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