In concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico mi è stato proposto, dal Dirigente di una Scuola media, l’incarico di tenere agli studenti una testimonianza, utile al loro orientamento scolastico, sulla base del mio percorso formativo, di lavoro ed imprenditoriale. La circostanza mi ha lusingato anche se non mi nascondo la difficoltà di sintetizzare in poco tempo oltre sessantacinque anni di studi e di attività lavorativa. Sto preparando la Relazione che vorrei concludere in questo modo: «…In ultima analisi, cari ragazzi la buona conoscenza delle lingue, in particolare dell’Inglese parlato e scritto, è importante a tutti i livelli formativi ed è indispensabile per trovare un buon lavoro e fare carriera. Importanti sono anche: le Competenze digitali, la dimestichezza con l’Intelligenza artificiale e la compilazione professionale del CV Europass. Fra pochi mesi dovrete decidere quale corso di Scuola superiore scegliere; in quella circostanza sarà opportuno non pensare solo a cosa vi permette di trovare più facilmente un buon lavoro, ma di concentrarvi su quello che vi piace veramente. Inoltre, sento il dovere di incentivarvi a studiare con impegno programmato e puntando all’eccellenza. Con priorità vorrei consigliarvi di scegliete il percorso scolastico e la professione che vi affascinano maggiormente. Alle ragazze, in particolare, consiglio di avere più fiducia in voi stesse pretendendo dai compagni di scuola ed in futuro dai colleghi e dai datori di lavoro il rispetto dei diritti di pari opportunità di genere. Infine, mutuando dalla mia passione per la barca a vela, voglio fare a tutti voi un’ultima raccomandazione: affrontate la vita come se fosse una regata, con la voglia di vincere. L’unico modo per essere realmente soddisfatti delle vostre scelte è quello di amare ciò che fate senza mai rinunciare ad inseguire i vostri sogni. Buona fortuna!»
Terminata la Scuola media, i ragazzini si trovano di fronte ad un bivio: scegliere di formarsi in fretta, frequentando una Scuola professionale, per trovare presto un lavoro oppure iscriversi ad un Istituto tecnico o ad un Liceo, individuandone l’indirizzo giusto. La scelta è sempre complessa perché ha conseguenze dirette sul futuro dei ragazzi e sebbene essi possano cambiare sempre percorso, è preferibile meditare bene prima per non perdere tempo dopo. Spesso la preoccupazione dei ragazzi non è solo quella di scegliere il percorso migliore per sé, ma esorcizzare l’ansia dei genitori che si mostrano pieni di preoccupazioni per il loro futuro. Questa situazione genera insicurezza e disagio, mette in discussione anche le certezze acquisite e distrae dal vero obiettivo: orientare i giovani secondo le loro concrete attitudini ed aspettative.
Come noto il termine Orientamento scolastico fa riferimento alla ricerca della giusta direzione nel mondo della Scuola. Per farlo, da parte dei giovani, è necessario conoscersi bene per essere consapevoli delle aspirazioni, delle motivazioni e degli interessi che caratterizzano la propria vita. Questa conoscenza viene raggiunta attraverso un percorso progressivo che inizia alcuni anni prima e culmina nel momento della scelta. Conoscersi, in quest’ottica, serve a mantenere il focus sui propri obiettivi e sul futuro a cui si aspira, accettando anche le trasformazioni del proprio corpo, delle sue evoluzioni e del modo di percepirsi. Solo in questo lento percorso è possibile prendere consapevolezza delle risorse personali per impiegarle in modo efficace e costruttivo. In questa fase, i enioi ed i docenti giocano un ruolo di primaria importanza perché diventano facilitatori delle scelte creando un ambiente favorevole.
Così, docenti e genitori possono aiutare concretamente i giovani ad orientarsi in base alla conoscenza del loro carattere, delle loro attitudini, anche se non sono assolutamente in grado di prevedere incidenti di percorso od inconvenienti. In questa fase genitori e docenti devono ascoltare e comprendere senza influenzare i ragazzi, accompagnandoli nella direzione che meglio si addice alla loro personalità e tenendo conto delle regole del buon Orientamento scolastico. I giovani che vogliono scegliere bene devono chiedersi quali sono le loro materie preferite, in cosa riescono meglio e cosa amano fare nel tempo libero. Forse sarà difficile individuare il lavoro preferito ma almeno è più facile percepire come si proiettano nel futuro: amano la matematica? Sono in grado di studiare molte ore? Prediligono le materie tecnico-pratiche? Hanno una personalità estroversa? Sono capaci di imparare facilmente le lingue e di esprimersi senza grande difficoltà? Queste sono le domande essenziali per gettare le basi sulle scelte da fare; anche l’aiuto di uno specialista potrebbe rivelarsi importante quando ci sono molti dubbi od un basso grado di consapevolezza che non consente di decidere in modo sereno.
Fino ad alcuni anni fa gli indirizzi scolastici erano molto settoriali, esisteva: il Liceo classico o il Liceo scientifico, mentre il Liceo pedagogico era strutturato diversamente e i Licei musicali non si trovavano facilmente. Oggi la situazione è molto cambiata ed è possibile frequentare un Liceo classico misto al linguistico, che contenga, cioè, sia materie di base della maturità classica che maggiori ore di lingua straniera. La formula cosiddetta sperimentale ha consentito ai giovani di orientarsi più facilmente, individuando l’indirizzo più adatto senza dover sacrificare alcune passioni.
Inoltre, l’introduzione del Liceo musicale ha aperto la strada a tutti quegli studenti che sentono la spinta e l’attitudine alla conoscenza di uno o più strumenti musicali ma non intendono aspettare la fine delle Scuole superiori per iscriversi al Conservatorio. Insomma, se si prende consapevolezza delle proprie attitudini e non si trovano ostacoli da parte dei genitori, la decisione è molto semplice e apre la strada a percorsi innovativi e stimolanti. Un buon metodo per conoscere la struttura, la metodologia e il tipo di offerta formativa di ogni scuola è quello di visitare il sito internet di appartenenza. Generalmente, sulla piattaforma si trovano tutte le informazioni di cui si ha bisogno: in primo luogo la storia dell’Istituto, la sua mission, il suo metodo educativo, i POF [Piani di Offerta Formativa] e le attività alternative: la partecipazione a Progetti regionali, a Viaggi culturali o alle Olimpiadi per studenti. Molte scuole pubblicano anche Concorsi musicali, Concorsi di matematica o di altre materie che fungono da sprone per gli studenti più ambiziosi e determinati.
Negli ultimi anni le scuole stanno organizzando alcune giornate dimostrative nei mesi finali dell’anno scolastico. Si tratta di momenti importanti perché offrono la possibilità sia di toccare con mano il livello di preparazione degli studenti, sia di osservarli mentre si mettono a disposizione degli ospiti per raccontare i progetti a cui hanno partecipato. Se, ad esempio, si è in dubbio sulla scelta di un Istituto tecnico piuttosto che un altro, il giorno dell’open day può essere determinante perché si riconosce subito la scuola che lavora bene impegnando i propri studenti a tutto campo.
In questi casi le sensazioni contano molto e se si avverte superficialità e poca cura della didattica, è meglio trovare un’alternativa più adatta alle proprie esigenze ed aspettative. La scelta, infatti, non deve avere ad oggetto solo l’organizzazione perché sebbene importante, essa è sempre secondaria rispetto alla didattica e alla preparazione del corpo docente che è pregnante nella formazione degli studenti. Quante volte un giovane si mostra convinto della propria scelta e qualche settimana dopo si tira indietro cambiando idea? Non sono pochi i ragazzi che sembrano determinati fino al mese di aprile e poi, improvvisamente, chiedono ai genitori di fare il nulla osta perché hanno deciso di cambiare indirizzo. Se a qualcuno degli studenti succederà, sarà opportuno appoggiare la loro decisione tranquillizzando i genitori perché non è sicuramente una scelta affrettata, ma ragionata e analizzata nei dettagli. I giovani sono molto più assennati di quello che si pensa ed anche se spesso si lasciano condizionare dalle scelte dei compagni della classe uscente, dalle pressioni dei genitori e dalle proprie insicurezze, arriva sempre il momento della resa dei conti, cioè del confronto serio con sé stessi che fa loro riflettere e propendere verso la scelta più adatta. Come detto, il ruolo dei docenti può rivelarsi essenziale per le scelte dei giovani e per il loro orientamento: gli insegnanti hanno il compito di incoraggiare i ragazzi a credere in se stessi senza avere paura di non farcela. Basti pensare a quanti adolescenti si sentono incapaci di affrontare le fatiche del Liceo perché sono convinti di non essere in grado di studiare in modo costante, pensando così che un Istituto tecnico sia più semplice. In questo contesto, il docente deve spiegare bene che ogni scuola presenta delle difficoltà. Il Liceo appare impegnativo perché ci sono materie più teoriche che pratiche, richiede un numero di ore di studio superiore ma ciò non toglie che, se tali discipline appassionano, lo studio diventa più semplice. Incoraggiare, dunque, i ragazzi, significa abbattere ogni insicurezza convincendoli che la volontà di realizzarsi può far raggiungere obiettivi impensabili.