Remigio Masobello, i muri come quadri

Un’estetica sorprendente presentata alla Fondazione Benetton, palazzo Bomben Giovedì 6 luglio, ore 18

Possiamo dire che li ha fotografati senza sosta lungo tutta la sua vita, nel suo peregrinare in Italia e anche all’estero, così oggi dispone di un vasto archivio che suscita meraviglia. Stiamo parlando dell’architetto Remigio Masobello, piemontese di nascita ma trevigiano di adozione, e della sua passione di immortalare le superfici dei muri, quelli che la storia ci ha consegnato e che ancora oggi possiamo vedere come frutto di un’antica arte umana.

Appassionato di architettura bioclimatica, rispettosa dell’ambiente e della sua funzione sociale, Remigio Masobello ha realizzato numerose opere, tra cui il restauro del Ponte di Rialto, spazi d’incontro e di relazione, scuole e residenze per anziani.  Un’intensa attività che ha svolto avendo come riferimento la bioedilizia, tanto da poterlo annoverare fra i pionieri.

Forse proprio dalla bioedilizia, che è l’arte di orientare la costruzione seguendo i segnali e gli insegnamenti della natura, è nata la passione di studiare i muri nella loro estetica e nelle tecniche costruttive, ricavandone un album ricco di storie di territorio e soluzioni ingegnose.

Presentato dalla dottoressa Cinzia Zanardo e dall’architetto Alberto Fachin, seguiremo il racconto di Remigio Masobello e la sua capacità di decifrare dalla scelta e dall’andamento delle pietre il gesto compositivo del muratore, dell’uomo faber di antica memoria. Sotto questo profilo l’architetto Masobello si rivela anche designer, capace di evidenziare nelle piccole opere la grammatica della funzionalità.

Avremo modo di vedere muri del nostro Veneto, del Piemonte, di altre parti d’Italia e anche di continenti lontani: molteplici texture che molto spesso somigliano nella loro tessitura ai quadri dell’arte moderna, a installazioni che ben si integrano nelle cromie e nei materiali dell’ambiente che li ospita, anticipazione dell’economia circolare.

Una cosa è certa, salirà un certo rimpianto per queste opere che molto di poetico hanno in sé, contrariamente ai muri della modernità che, quando non eretti per respingere, sono comunque privi di personalità, resi dagli intonaci anonimi, seriali e uniformi.

Un evento da iscrivere nell’agenda, perché i muri di Remigio Masobello conservano nella loro pelle molte trame della nostra storia.  

Giovedì 6 luglio, ore 18, Fondazione Benetton, palazzo Bomben, via Cornarotta, Treviso.

Organizzazione: Slow Food Silver Convivium, Associazione “L’abbaino”, nel segno di Franco Guida

Lucio Carraro
È nato a Mogliano Veneto il 3.6.1954. Ex insegnante, è stato Assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione e Commercio del Comune di Mogliano Veneto. Scrittore, ha al suo attivo numerose pubblicazioni. Collabora con varie Associazioni culturali e sociali.

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