Leggo da un giornale immaginario che una nave ha salvato dei naufraghi. Chi sono? Da dove vengono? Il giornale immaginario non lo dice, pare che non sia dato sapere. Forse sono i passeggeri francesi di un traghetto, forse gli ospiti dello yacht di un milionario americano, forse i marinai greci di un grande mercantile… Forse i soliti migranti africani.

E chi li ha salvati? Il giornale immaginario non dice nemmeno questo. Forse un altro traghetto che incrociava sulla rotta del ritorno… Forse uno yacht ancora più grande che giusto navigava in quella zona… Forse ancora un mercantile, o una petroliera. O forse, che sfortuna, una di quelle navi delle Ong.

Ma queste persone, di cui non sappiamo nulla, avranno i requisiti per scendere a terra? Figuriamoci, il giornale immaginario non ne fa cenno! Ci dobbiamo augurare che siano almeno malati, se adulti. Naufragare – si sa – non basta.

Il giornale immaginario parla solo di persone, e dice che altre persone hanno salvato loro la vita. Una notizia così scarna e incompleta che non ci fa caso nessuno, non per niente è solo immaginata.

Sui giornali veri si legge invece – come ci si può aspettare – una notizia vera: 24 persone (o 35, anche nei giornali veri c’è qualche imprecisione) che hanno fatto naufragio sono trattenute dalle autorità a bordo della nave che li ha salvati. Non hanno i requisiti, sono troppo sane per poter scendere a terra. Qualcuno ci dice che queste 24 o 35 persone rendono questo nostro paese più sicuro. Anche se di loro non sappiamo nulla. Non è dato sapere chi siano, i giornali non parlano delle loro vite. Ma grazie a loro abbiamo difeso i nostri confini, e ne possiamo gioire. Senza di loro oggi l’Italia è un paese migliore.

Elena Carraro
Dopo la laurea in Lingue e Letterature straniere, ha approfondito altri percorsi di studio e intrapreso la professione di fisioterapista, condividendo con altri operatori sanitari l'impegno per la difesa della dignità della persona fino all'ultimo istante di vita. Ha sempre coltivato l'amore per la musica e la scrittura. Ha pubblicato L'Uovo di Mary - Storia di una sopravvivenza (Cleup 2018) e Triplo Concerto (Antilia 2023). Lasciato l'ambito sanitario per "anzianità", lavora oggi come copywriter.

2 COMMENTS

  1. Grazie per questa ironia. Ci sono comportamenti che vanno molto oltre il rinnegamento della legge del mare, trattare le persone da “residuo” significa essere arrivati a fare compagnia a Hitler. Se i perfidi non arretreranno, spero che le persone normali grazie anche questa ironia aprano gli occhi. E il cuore. E non retino passive.
    Grazie ancora

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