Per molti che lo conoscono e che l’hanno letto sarà una conferma, per quale altro una lieta sorpresa. Sì, perché Gian Domenico Mazzocato (Gian Do per gli amici), che inaugurerà giovedì 16 giugno in Piazzetta del Teatro “G. Gaber” la seconda edizione di “Aperitivi Narrativi, è un talentuoso scrittore di lunga lena e personalità di spicco della cultura trevigiana e veneta. La sua caleidoscopica conoscenza, che spazia dai classici alla contemporaneità (Gian Do è un profondo conoscitore anche dei moderni mezzi di informazione, come i social ad esempio, che frequenta con assiduità e lingua schietta) e le sue doti di scrittore e comunicatore lo rendono ogni volta sorprendente, godibile e nutriente.

Basti considerare la sua vasta opera narrativa, che l’ha imposto come uno dei più raffinati narratori della storia e della cultura veneta.

Fin dal romanzo di esordio (Il delitto della contessa Onigo, premio Gambrinus Mazzotti) narra il Veneto della fame. Fulvio Tomizza, uno dei grandissimi scrittori italiani del secondo Novecento, scrisse che lo scrittore trevisano aveva inaugurato con quel romanzo la saga degli ultimi e dei diseredati veneti.

Molti i generi frequentati da Gian Do.

I romanzi: Il bosco venezianoIl caso Pavan (finalista Premio Chianti), Tanaquil l’etruscaDelitto sulla collina proibitaIl castrato di Vivaldi (finalista premio Strega).

Le raccolte di racconti: Gli ospiti notturniVeneto oscuroColline incantate.

Un suo testo teatrale sul primo conflitto mondiale, Mato de guera, ha riscosso premi in tutto il mondo. Ha rappresentato l’Italia al primo festival internazionale di teatro a Erbil in Iraq.

Grazie a questo testo Mazzocato ha vinto il premio come miglior autore contemporaneo al festival internazionale del teatro di Pesaro.

Le sillogi poetiche: Il fuoco vecchioStraniarsi è quiDalla selva delle esili memorieIl loro nome è già urlo. In particolare Il loro nome è già urlo (che ha la prefazione di una delle voci altissime della poesia italiana contemporanea, Loretto Rafanelli) sta ottenendo un notevole successo di critica.

Il suo Ti racconto la Divina Commedia è probabilmente il libro più venduto in Italia nell’anno centenario dantesco.

È traduttore della grande storiografia latina (Tito Livio e Tacito), del favolista Fedro e di Venanzio Fortunato.

È anche presidente emerito dell’Ateneo di Treviso. Come detto in premessa, ha un suo sito www.giandomenicomazzocato.it, un profilo e una pagina facebook.

Insomma, una partecipazione d’eccezione che inaugura nel migliore dei modi una rassegna molto apprezzata per il suo format e che quest’anno si annuncia ricca di spunti culturali e civili.

Vi aspettiamo.

Lucio Carraro
È nato a Mogliano Veneto il 3.6.1954. Ex insegnante, è stato Assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione e Commercio del Comune di Mogliano Veneto. Scrittore, ha al suo attivo numerose pubblicazioni. Collabora con varie Associazioni culturali e sociali.

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