Mogliano è l’unico comune della provincia di Treviso che, per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, non rientra nel consorzio Contarina spa (società pubblica ai vertici europei per la raccolta differenziata e per i servizi ambientali), bensì in quello della veneziana Veritas.

Subito vi chiederete: “in che modo c’entra questa introduzione con la presentazione del convegno NATI AVVELENATI? di sabato 30 ottobre alle 9,30, al cinema Dante di Mestre?”.

Ci si è accorti di come c’entra, e di come i cittadini moglianesi siano stati coinvolti in un meccanismo molto negativo per la salute di tutti, da quando il consorzio pubblico Veritas si è consociato con gruppi privati per formare la società Ecoprogetto. Lo scopo: costruire e avviare un mega-inceneritore a Marghera-Fusina, ampliando enormemente quello esistente, per produrre energia bruciando i rifiuti residuati dalla raccolta differenziata (CSS) e i fanghi residuati dalla depurazione delle acque. Per questo è previsto un investimento di svariati milioni, da recuperare con profitti (per i privati) derivanti dalla rivendita dell’energia prodotta. Viene avviato così il solito meccanismo, che con il Mose ha raggiunto i livelli stratosferici che sappiamo: ottenere molti soldi pubblici sbandierando un beneficio per i cittadini (in questo caso sarebbe “spendere meno per le bollette dei rifiuti”).

Le Autorità decisorie regionali hanno dato il via libera al progetto, nonostante fin da subito si dimostrasse assolutamente sovradimensionato rispetto alle esigenze del territorio, candidandosi, perciò, a produrre almeno due effetti negativi, legati all’esigenza di avere sempre una quantità sufficiente di “combustibile” per un impianto tarato su enormi dimensioni: importare tonnellate di rifiuti (e fanghi) da fuori e andare inevitabilmente a ridurre i buoni livelli di raccolta differenziata e riciclo raggiunti, invece di migliorarli ulteriormente.

Ma l’effetto negativo principale è quello sulla salute, perché gli inceneritori, anche quelli cosiddetti “di nuova generazione”, inquinano l’aria che si respira in un vasto raggio intorno a loro, emettendo polveri sottili particolarmente pericolose, come dimostrano indagini epidemiologiche e studi sempre più numerosi, tanto è vero che anche i Paesi nordici ne stanno programmando lo smantellamento. Questo è tanto più vero qui in Pianura Padana, che è già la zona più inquinata d’Europa dalle polveri sottili, per cui l’Italia ha ricevuto ripetute condanne da parte della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.

Contro il progetto si è creato un vasto movimento di cittadini dei Comuni interessati, singoli, Comitati e Associazioni. L’allarme è stato lanciato da un nutrito gruppo di medici, soprattutto pediatri, testimoni dei danni provocati dal vivere e respirare in queste zone, anche nei bambini molto piccoli.

La richiesta alla Regione e alle Autorità sanitarie è, da molti mesi, di procedere con biomonitoraggi non invasivi, ricercando il livello di metalli pesanti nelle unghie dei bambini e delle diossine nel latte materno.

Quella sulle unghie dei bambini è un’indagine già effettuata, con risultati molto significativi, a Forlì e Torino, per l’impulso dell’Isde-Medici per l’Ambiente e in collaborazione con le Autorità locali.

Il convegno di Mestre servirà a mostrare, ad altissimo livello, il significato e il valore dei monitoraggi sulla popolazione che vive in ambienti inquinati. Sarà introdotto da un dirigente dell’Istituto Superiore di Sanità, che porterà i dati già disponibili sullo stato di salute nel sito di Porto Marghera. Ci saranno poi le relazioni di medici e ricercatori esperti. Importanti, poi, le testimonianze: in particolare quella di una rappresentante delle “Mamme NO PFAS” di Vicenza, che racconterà cosa ha significato per la salute di bambini e adulti di quelle zone la sottovalutazione, da parte delle Autorità sanitarie, di quel terribile inquinamento.

Il convegno si svolgerà in presenza nel rispetto delle norme anti-Covid, ma sarà possibile seguire anche la diretta Facebook.

organizzato da: Comitato Opzione Zero Riviera del Brenta – Associazione Progetto nascere meglio – Assemblea permanente contro il Rischio Chimico Marghera – Medicina Democratica – Coordinamento associazioni MARES Mogliano –Ecoistituto Alex Langer – Comitato Difesa Ambiente e Territorio Spinea – Associazione APIO – Associazione Valore Ambiente Mirano 

Con il patrocinio dall’Associazione nazionale Medici per l’Ambiente – ISDE Italia

Siro Valmassoni
Medico ambientalista, per 40 anni anche anestesista rianimatore

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