Lo ripetiamo da anni, e la maggior parte della gente ormai sembra averlo capito: se non limitiamo la crisi climatica, il nostro Paese, il nostro territorio, la nostra economia e le nostre vite subirebbero gravi conseguenze.

Però è bene considerare pure un altro punto di vista: se invece iniziassimo ad agire subito, apportando cambiamenti profondi a livello politico, economico e anche culturale?

Secondo noi, se prendessimo questa strada nei prossimi anni le nostre vite potrebbero persino migliorare. E non tanto perché non avremmo più la minaccia di eventi estremi e dei cambiamenti climatici (questi si possono ridurre, mitigare, ma ormai è pure inevitabile adattarvisi), quanto perché una società radicalmente ecologica, meno frenetica ed individualista dell’attuale, ci permetterebbe una qualità della vita davvero superiore: pur con una minore “prosperità” (o sovrabbondanza) materiale, in una società ecologica vivremmo minori conflitti e ingiustizie, avremmo relazioni più sane, migliorerebbe la nostra salute.

Per queste idee si viene facilmente etichettati come “utopisti”, e forse effettivamente bisogna essere un po’ ingenui per credere fermamente a questo sogno. Eppure, la convinzione di poter continuare produrre e consumare come oggi (o al massimo con qualche aggiustamento qua e là), perseguendo una crescita economica infinita e ignorando tutti i moniti che ci manda la comunità scientifica, è un’utopia ancor più irrealizzabile: questo Pianeta non ce lo permetterà.

Noi giovani vogliamo seguire l’utopia della società ecologica. Non accettiamo un mondo dove la comunità internazionale fa finta di nulla di fronte alla distruzione della foresta più ricca di biodiversità del Pianeta, nè un mondo dove in quello che chiamiamo “Belpaese” due metri quadrati di terreno vengono coperti di cemento ogni secondo.

In molti ci accusano di non avere “proposte concrete” , di essere capaci solo di “polemiche sterili”, ma questo è semplicemente falso. Idee, proposte e soluzioni esistono già. Basti vedere il Climate Action Plan di trecento pagine e 138 proposte del gruppo “Climate Strike”, oppure la campagna “Ritorno al futuro” sottoscritta da 342 scienziati italiani, o ancora le proposte di Legambiente nell’ultimo rapporto “Mal’aria”.

Un mondo diverso è possibile.

Chiediamolo insieme questo 24 settembre.

Informazioni su cosa faremo a Mogliano Veneto

Presentazione dell’iniziativa

Samuele Campello (Ribelli all'Estinzione-Mogliano)
Mi chiamo Samuele, ho 20 anni, vivo a Mogliano e sto frequentando la facoltà di ingegneria per l’ambiente a Padova. Ho frequentato il liceo scientifico G. Berto. Da un anno sono attivista nel gruppo Fridays For Future e “Ribelliamoci all'estinzione” Mogliano. Ho iniziato alla scuola media ad informarmi su alcuni problemi ambientali, ma oggi ho capito come essere informati non sia più sufficiente; per me infatti l’attivismo è l’unico mezzo per alleviare la mia frustrazione per la spregiudicata distruzione della natura e l’incertezza del futuro.

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