Se parlassimo di libri, per esempio?

I temi correlati alla pandemia – varianti, vaccini, chiusure/aperture, positivi/negativi, ricoveri, ristori, scuola, lavoro, ministri, primi ministri, consigli dei ministri, dpcm dad smart, di che colore siamo, andrà meglio, andrà peggio… – imperversano, non si può negare (= tolgono un po’ il respiro, diciamocelo).

In tempi come questi è bello avere delle certezze, e noi ne abbiamo una.

Noi chi? Noi di LETTURA IN CIRCOLO. Facile da intuire, sì, siamo un circolo di lettura, uno dei tanti sparsi e attivi nel nostro territorio, e una volta al mese ci incontriamo per parlare di un libro.  Se prima della supremazia Covid questa attività era piacevole (e lo era davvero molto!) ora presenta innegabili aspetti salvifici, per molte ragioni.

Un paio le ho già nominate: si parla d’altro, e si ha la certezza di farlo. A ogni incontro fissiamo una data per il successivo, abbiamo un appuntamento mensile! Non importa se rossi arancioni o gialli, se aperti o chiusi… Non importa se via zoom, google meet o altro… Siamo noi, i soliti appassionati lettori, ci ritroviamo, felici di rivederci e di parlare del libro del mese.

Leggere un libro è entrare in un mondo, fare un viaggio, vivere una relazione, andarsene via e ritornare, conoscere e conoscersi… e molto, molto altro ancora. Serve spiegare quanto possa aiutare tutto questo, quando perlopiù si sta rinchiusi in casa?

I libri parlano, certo raccontano storie, ma non solo: parlano a te, a me, a ogni singolo lettore. Dicono cose di noi, ci dicono quali siano i nostri gusti, le nostre preferenze, ci fanno capire cosa ci emoziona, cosa ci turba; ci toccano nel profondo, pescano nella memoria, o passano senza lasciare quasi traccia, facendoci capire che quel dato argomento, quel tipo di storia non ci interessa. Ci danno dei suggerimenti, ci fanno venire delle idee, ci aiutano a capire chi siamo e cosa vorremmo. Prendo in mano un libro e penso che qualcuno lo ha scritto per me: ANCHE per me, e quindi PER ME! Questo pensiero mi emoziona sempre, mi tuffo nella lettura chiedendomi “Cosa mi dirai? Cosa mi racconterai? Cosa scoprirò leggendo quello che hai scritto?”

Parlarne e confrontarsi con altri lettori apre ancora nuovi orizzonti. Uno stesso libro si approfondisce così di molteplici risonanze, di una coralità in cui sono presenti la sua e le nostre voci. Bello? Bellissimo!!!

E resistente, resiliente, economico (il costo del libro) energizzante, vitaminico (si può dire? l’effetto è quello!) antidepressivo. Ingredienti: un libro, alcune persone, cellulari o pc e un link, un po’ di tempo.

Parliamo d’altro, parliamo di libri. Ci farà bene.

Elena Carraro
Dopo la laurea in Lingue e Letterature straniere, ha approfondito altri percorsi di studio e intrapreso la professione di fisioterapista, condividendo con altri operatori sanitari l'impegno per la difesa della dignità della persona fino all'ultimo istante di vita. Ha sempre coltivato l'amore per la musica e la scrittura. Ha pubblicato L'Uovo di Mary - Storia di una sopravvivenza (Cleup 2018) e Triplo Concerto (Antilia 2023). Lasciato l'ambito sanitario per "anzianità", lavora oggi come copywriter.

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