Interessante serata sulla sostenibilità ambientale venerdì 18 aprile scorso, al Centro Culturale “De André” di Marcon. Scopo dell’evento, organizzato dal Circolo PD di Marcon e rivolto alla cittadinanza, la presentazione del nuovo libro di Andrea Ferrazzi “Le parole della sostenibilità. Il futuro nelle nostre mani”, tramite un’intervista all’autore.
Senatore nella XVIII legislatura, vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli ecoreati e protagonista della storica modifica della Costituzione agli articoli 9 e 41 per la tutela dell’ambiente, della salute e delle future generazioni, Andrea Ferrazzi ha rappresentato il Parlamento italiano alla Cop26 sul clima di Glasgow ed è autore di numerose pubblicazioni sulla sostenibilità.
L’intervista è stata moderata, in modo davvero stimolante e coinvolgente, da tre studenti appartenenti al Gruppo Giovani di Marcon, Alessandro Vinciati, Mihai Sirbu e Tommaso Syrtariotis, già apprezzati come autori di articoli pubblicati nel “ILDIARIOonline“, e impegnati sul tema della sostenibilità ambientale.
Nell’introdurre il libro, Tommaso ha evidenziato il messaggio di speranza che l’autore offre di fronte alla situazione ambientale allarmante che stiamo vivendo, incoraggiando le generazioni attuali e future ad affrontare con impegno le sfide ecologiche per costruire un futuro migliore. Fornire una visione di fiducia nei confronti del futuro, con la consapevolezza della necessità di scelte condivise è la chiave che ci rende cittadini e cittadine preparati a realizzare un futuro comune.
Due delle domande, poste ad Andrea Ferrazzi, hanno sottolineato questa necessità. Ne ha parlato Alessandro, citando l’introduzione del libro scritta dal Cardinale Zuppi, per il quale “serve il consolidarsi dei luoghi della decisione globale” e chiedendo come sia possibile trovare una “via maestra da seguire”. Tommaso, parlando della crisi idrica evidenziata dalle condizioni dei ghiacciai, e negata da Donald Trump che ha recentemente firmato un ordine esecutivo per eliminare i limiti al consumo dell’acqua imposti da Biden, si chiede se ci sia la possibilità di una politica internazionale comune tra gli Stati, che si impegni a trovare una soluzione. L’autore ha risposto fornendo un’analisi della situazione politica dal secondo dopoguerra ad oggi, ponendo l’attenzione non solo sulla necessità ma anche sulla difficoltà di trovare una multilateralità nelle scelte. Nel libro, sottolinea come la risposta al cambiamento climatico sia una questione non solo scientifica, ma anche politica, sociale e culturale.
Mihai si sofferma sul cambiamento culturale profondo che richiedono le sfide ambientali, domandandosi perché gli eventi estremi, come le bombe d’acqua, non siano in grado di “diventare una leva stabile per il cambiamento”. Ferrazzi sottolinea la complessità della questione, fondamentale perché si possa attuare un vero cambiamento di rotta.
Gli eventi estremi fanno emergere anche i risvolti economici legati al cambiamento climatico e alla sostenibilità ambientale. Alessandro sottolinea che la transizione ecologica da molti è considerata come un investimento che, secondo lui, dev’essere ritenuto necessario e non solo possibile. Ferrazzi ritiene sostanziale la questione economica della transizione energetica: non si può prescindere dall’analisi costi-benefici tra il mantenimento della situazione attuale e un effettivo cambiamento.

Nel libro vengono sviluppati altri due temi legati alla sostenibilità ambientale: la tutela della biodiversità e della salute.
Riguardo alla biodiversità, viene citato da Mihai l’episodio, descritto nel libro, in cui un ragazzo trentino è stato sbranato da un orso mentre correva lungo un sentiero in Val di Sole. La vicenda ha suscitato grande preoccupazione tra gli abitanti della zona e ha posto in evidenza il problema della convivenza tra uomo e grandi predatori. L’autore afferma che non esiste una soluzione facile e che si deve tenere in considerazione sia la tutela della biodiversità e della fauna selvatica, sia la sicurezza delle persone che abitano in quei luoghi.
Infine, l’incontro si è concluso riportando la vicenda dei PFAS in Veneto. Alla domanda di Tommaso su “quali soluzioni legislative sia necessario adottare affinché in futuro non si verifichino simili disastri ambientali”, Ferrazzi ricorda il suo impegno nell’approvazione di una legge sui PFAS con i limiti per l`acqua potabile e gli scarichi industriali che purtroppo non ha avuto seguito a causa della caduta del governo Draghi, e di altre battaglie che ha condotto per la sostenibilità ambientale, sia a livello nazionale che internazionale, sottolineando che si tratta di un ruolo difficile ma necessario da parte di chi riveste incarichi istituzionali.
La serata, davvero piacevole oltre che importante, invita a riflettere e a prendere coscienza sul futuro del nostro pianeta, e sulle azioni individuali e collettive che possiamo intraprendere per un mondo più giusto e sostenibile.
Treviso 26 04 2025 – Grazie di questo contributo…