Dal 1° settembre al 30 novembre 2024 sarà possibile visitare presso lo Spazio Lazzari (TV) la mostra Metafore Visive di Maura Mattiolo e Roberto Marconato a cura di Roberta Gubitosi.
L’esposizione pone in primo piano il dialogo tra le ricerche cromatico-materiche di Maura Mattiolo, che esaltano la sintesi sensoriale del bianco, e le gabbie esistenziali di Roberto Marconato, metafora del vissuto individuale e sociale.
Maura Mattiolo concentra la sua ricerca sulla qualità della materia. Le sue opere sono caratterizzate da dense stesure affiancate da altri elementi che lasciano trapelare masse tattili quali vibrazioni chiaroscurali. Le sue opere danno voce alle infinite variazioni del bianco, che è il colore dominante della mostra, investendo vari ambiti da quello tattile-visivo a quello sonoro e musicale. Per l’artista, l’atto creativo matura lentamente nell’interiorità, per poi emergere spinto da un’urgenza emotiva che riesce a rendere la pluralità sensoriale. Emerge una pittura capace di condensare in se’ stessa l’essenza dell’esperienza interiore, attraverso una comunicazione e un ritmo fatta di pause, strappi, incisioni, lacerazioni. L’artista vive e lavora in Italia, in Polesine. Le sue opere sono esposte non solo in Italia ma anche all’estero. Nel 2022 è stata selezionata dal Senato della Repubblica Francese per esporre delle opere presso i Giardini del Luxembourg. Nel corso della sua carriera ha ricevuto diverse segnalazioni e premi. Inoltre le sue opere sono state selezionate per copertine di libri, cleep musicali e come illustrazioni per poesie ed edizioni della Divina Commedia.
Roberto Marconato realizza delle installazioni con oggetti della vita quotidiana ingabbiati in reti metalliche. Sono oggetti di vita vissuta, accumulati all’interno di queste strutture che rievocano ricordi ed esperienze passate e le mettono in comunicazione tra loro. Queste opere sono una metafora esistenziale della gabbia irremovibile che racchiude parti della nostra identità personale e sociale.
L’artista è nato e lavora ancora a Piombino Dese. Inizia la sua carriera come pittore fondendo assieme pittura e grafica. Inizia fin da subito ad elaborare e definire il suo pensiero artistico definito “filosofia del recupero”: valorizzazione dell’oggetto della vita quotidiana in disuso dando ad esso nuova vita e significato all’interno delle sue installazioni. Ha realizzato diverse mostre e collaborato a varie iniziative. Nel 2005 è stato selezionato nella categoria brevetti all’interno di un’iniziativa promossa da Fondazione Sigma-Tau in collaborazione con Focus e Radio 24. Dal 2009 organizza e partecipa agli eventi d’arte e promuove rassegne presso il Circolo Spazio Estetico di Piombino Dese.
La mostra è stata inaugurata venerdì 27 settembre alle ore 18 presso lo Spazio Lazzari (TV).