Dopo gli anni bui del fascismo, l’Italia ha riscoperto il valore della democrazia, un tesoro che non possiamo permetterci di sprecare. Per noi giovani, votare non è solo un diritto, ma un atto di responsabilità e di potere. È la nostra occasione per fare la differenza, per far sentire la nostra voce e per influenzare il futuro del nostro Paese.

Immagina il potere che abbiamo: con un semplice gesto, possiamo scegliere chi ci rappresenta, chi prenderà decisioni cruciali per la nostra vita, il nostro lavoro, l’ambiente in cui viviamo. Non lasciamo che altri decidano per noi. Non sottovalutiamo il nostro potere. Ogni voto conta, ogni voto è una dichiarazione di ciò che vogliamo per il nostro futuro.

In un mondo che spesso ci dà l’impressione di non ascoltarci, votare è il nostro megafono. È il modo in cui possiamo dire “noi ci siamo, noi vogliamo essere protagonisti del cambiamento”. Non votare significa rinunciare al nostro ruolo, significa lasciare che siano gli altri a determinare il nostro domani.

Ricordiamo che il voto è stato conquistato con sacrifici enormi. Onoriamo quella lotta, rendiamo giustizia a chi ha creduto nella democrazia quando sembrava un sogno impossibile. Andiamo a votare, facciamo sentire la nostra voce. Perché il futuro è nelle nostre mani e il cambiamento inizia con noi.

Tommaso Syrtariotis
Studente di giurisprudenza presso UniPd Membro del Gruppo giovani Marcon e Giovane Democratico

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