“Democrazia zittita: La questione aeroportuale di Marcon e il silenzio imposto dall’amministrazione”

“Non do più il permesso a nessuno di parlare”.

Così l’amministrazione comunale ha voluto concludere l’incontro di giovedì mattina riguardante il progetto di sviluppo aeroportuale SAVE.

Da più di un anno il gruppo consigliare di minoranza chiede risposte riguardo la posizione dell’Amministrazione Comunale di Marcon relativamente al progetto. Non avendo mai ricevuto un’adeguata risposta e preoccupati per il futuro del paese, legato inevitabilmente allo sviluppo dell’aeroporto di Venezia, i consiglieri hanno mandato, nelle settimane precedenti, un’interrogazione al Sindaco e alla giunta comunale.

La risposta è stata, sotto molti aspetti, esilarante, per non dire irrispettosa e preoccupante.

L’incontro, che l’amministrazione è tenuta ad indire a seguito di un’interrogazione, è stato fissato alle nove di mattina di un giorno lavorativo, probabilmente per facilitare la presenza e la partecipazione dei cittadini; il Sindaco non era presente, un’assenza giustificata, sulla fiducia; la risposta è arrivata tramite lettura di un testo scritto da parte dell’assessore, in cui si dice, essenzialmente, che l’amministrazione non ritiene di avere motivo e dovere di esprimersi a favore o contro il progetto.

La replica della minoranza è stata data solo per concessione ad una soddisfazione personale, perché regola vuole che si dica semplicemente se si è in accordo o meno con la risposta dell’amministrazione all’interrogazione.

Quei cittadini, numerosi sebbene l’orario non agevolasse la partecipazione, che hanno osato applaudire all’intervento del consigliere Marco Casoni, sono stati redarguiti e zittiti. E, a seguito delle polemiche, inevitabili da parte della popolazione presente, visto l’atteggiamento così repressivo dell’amministrazione, quest’ultima ha deciso di chiudere la seduta dopo venti minuti dall’inizio e non dare più diritto di parola a nessuno. Potete vedere tutto nelle registrazioni dei consigli comunali sul sito del comune di Marcon.

Si è svolto tutto nella correttezza del regolamento.

C’è un però: la democrazia partecipata non ha potuto esserci, perché c’è chi, incapace di vivere nel confronto della democrazia, si nasconde dietro al regolamento e cerca di imprigionare nel silenzio l’altro.

C’è da sperare che sia solo un’incapacità involontaria e non una forma di pensiero.

Luca Colussi
Studi in ambito scientifico, dipartimento di biologia all’università di Padova. Appassionato e curioso di scienza, storia, fotografia, politica, sport e cucina. Dai molteplici interessi, alimentati e approfonditi mediante la frequentazione di corsi in vari ambiti.

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