Tre donne e madri brasiliane che hanno in comune l’amore per la cultura del loro paese natale.

Così nasce Amazonas, un’associazione culturale presente dal 2005 sul territorio marconese. Il nome fa riferimento alle amazzoni, donne guerriere che avevano tenacia e forza, caratteristiche in comune con le donne di Amazonas, che hanno dovuto lasciare la famiglia, trasferirsi in Italia con bambini piccoli e reinventarsi.

Il loro desiderio è quello di trasmettere ai figli e alle generazioni future la cultura e le tradizioni brasiliane, andando oltre il calcio e il carnevale, nel profondo, per dare una visione completa del Brasile.

L’attuale presidentessa e fondatrice, Leila Guimaraes, ci racconta che la loro prima iniziativa “Faz de conta” era rivolta ai più piccoli, incentrata sul folklore e la letteratura brasiliani. Il secondo progetto “Benessere delle donne” ha permesso la collaborazione con l’Università Iuav di Venezia per la realizzazione della tesi di laurea di una studentessa italo-brasiliana.

A livello artistico hanno collaborato con l’artista Cris Piloto per la decorazione di maschere di carnevale fatte da materiale riciclato. Con il passare del tempo l’associazione è arrivata a più di cento soci, anche grazie all’apertura dello sportello digitale che riesce a raggiungere persone al di fuori del territorio limitrofo. L’aiuto che riceve chi si mette in contatto con l’associazione varia da semplici informazioni, a delucidazioni su alcuni documenti, fino all’aiuto pratico nel compilare determinati moduli. Entrando nelle vite di coloro che fanno parte dell’associazione, Leila racconta di essere venuta a conoscenza, negli anni, di moltissime testimonianze diverse sul percorso migratorio.

La prima motivazione alla base del trasferimento sono i matrimoni con persone italiane che, dopo aver creato famiglia in Brasile, decidono di tornare in Italia. La seconda motivazione ha radici più antiche: più di cent’anni fa erano presenti grandi flussi migratori dall’Italia al Brasile, ed ora molti giovani con origini italiane vogliono tornare nella terra dei loro antenati per proseguire il loro percorso di studio. L’integrazione avviene più facilmente per coloro che hanno un nucleo famigliare che li aspetta qui in Italia ma si tratta di esperienze molto personali.

Uno degli ostacoli in comune è quello del distacco dalla famiglia, la quale riveste un ruolo centrale nella cultura brasiliana. Purtroppo, le molteplici procedure burocratiche rendono il processo lungo e complicato, così può passare molto tempo tra una visita e l’altra. Leila ritrae il Brasile come un paese vivace, giovane e in continua crescita. Il suo unico augurio è che si crei una maggiore sicurezza interna.

La presidentessa è in carica da ormai tre anni e ringrazia Marcon per il sostegno dato all’associazione fin dai primi tempi, sostegno ricevuto indipendentemente dalle giunte che si sono susseguite e che si è concretizzato anche nella concessione di una sala per il ritrovo al Centro Culturale De André. Leila non nega che questo sia un periodo impegnativo, dal momento che molte delle associate sono tornate al lavoro, e conciliare tutto non è sempre possibile. Tuttavia, rimangono la grande passione, la voglia di fare e il desiderio di sognare, portando l’associazione a far partire dei nuovi progetti.

Durante quest’anno, infatti, verranno realizzate una libreria itinerante, con libri donati da vari collaboratori, e una giornata, in collaborazione con il Consolato Onorario brasiliano di Venezia, dedicata allo sport brasiliano nella città di Marcon, in cui verrà mostrata la Capoeira, lotta tipica brasiliana che serve a non dimenticare le proprie origini e la propria cultura. In un mondo dove l’omogeneizzazione culturale è un fenomeno in continua crescita, realtà come quella di Amazonas, che trasmettono tradizioni per tenere accesa la fiamma della propria cultura natale, vanno non solo sostenute ma promosse, valorizzate e incentivate. La globalizzazione deve essere uno strumento che faciliti la conoscenza reciproca delle diversità.

Per restare aggiornati sui nuovi progetti è possibile seguire l’associazione Amazonas sui social di Instagram e Facebook.

Sofia Pasqualetto
Sofia Pasqualetto, studentessa presso il liceo Bruno Franchetti, con indirizzo scienze applicate. Sensibile ed interessata ai temi di attualità, in particolare ambiente e diritti umani. Membro del gruppo “Giovani di Marcon”

10 COMMENTS

  1. brava Sofia, bello questo intervento che parla di integrazione, importante per una sana e costruttiva convivenza tra culture diverse, di questi tempi non più tanto scontata.

  2. Bellissima iniziativa! Importante dare voce all’impegno promosso sul territorio per lo scambio, il dialogo e il gemellaggio con realtà di questo tipo!

  3. Conoscere per capire giudicare
    Brava Sofia un esempio di volontà dei giovani a contribuire ad allargare la visione sul Mondo e a ciò che ci è attorno e spesso non vediamo non conosciamo

  4. Brava, bell’articolo.
    Da sviluppare ancor più le iniziative finalizzate a far conoscere ai cittadini le specificità dello/degli stili di vita brasiliani

  5. Articolo interessante e bravissima Sofia. Gran bella scoperta l associazione Amazonas e altrettanto bello vedere giovani interessarsi della nostra comunità.

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