L’emozione delle parole scritte. Intervista a Lucia Ferro

Sono passati quasi due mesi dalla presentazione del suo primo libro di poesie Pezzi di me e Lucia Ferro ha risposto ad alcune domande sulle sue emozioni, su cosa è cambiato dopo l’uscita del libro e su i suoi progetti futuri.

Come stai e come ti senti dopo che è passato un po’ di tempo dalla pubblicazione del libro?

Mi sento felice, perché innanzitutto sento di aver realizzato qualcosa di importante per me e che non credevo possibile. Inoltre, il riscontro che sto avendo è più che positivo!

La serata di presentazione è stata un successo e ho avuto molti segni di riconoscimento e apprezzamento. Ad esempio, il Bookstore Mondadori di Mogliano Veneto mi ha dedicato nella sua pagina Facebook un post in cui pubblicizza la loro recensione del mio libro, che da oggi è in vendita presso il punto vendita.

Tutto ciò significa che le mie poesie arrivano alle persone, e questa è la soddisfazione più grande.

Il presidente della Regione Luca Zaia ha recentemente pubblicato sui suoi canali social un post sul tuo libro e sul vostro incontro. Ci vuoi raccontare in che occasione si è verificato l’incontro e come è andata?

Sì, di recente ho anche avuto l’occasione e il piacere di conoscere Luca Zaia, presidente del Veneto. L’incontro è avvenuto durante la cena di beneficienza organizzata dell’associazione “6InSuperAbile” all’Asolo Golf Club. Il mio allenatore di danza paraolimpica mi ha chiesto di prendere attivamente parte alla serata presentando il mio libro e leggendo una mia poesia inedita, scritta e ideata come introduzione a una coreografia. Questa stessa poesia, che si intitola “Società”, è stata letta anche durante il saggio di fine anno, avvenuta al teatro Tonolo, qualche settimana fa.  Comunque, senza divagare oltre, durante la serata ho avuto la possibilità di presentare il mio libro ai commensali, e devo dire che ero emozionatissima perché la sala era veramente gremita. Verso fine serata, prima di andare via, il presidente si è avvicinato a me. Così abbiamo potuto scambiare qualche parola e io gli ho regalato una copia del mio libro. Da lì, la sua idea di pubblicare un post dedicato a questo. Oltre a stupirmi, questa cosa mi ha veramente emozionata: non capita certo tutti i giorni!

Com’è stata la tua prima esperienza di presentazione in pubblico dei tuoi lavori?

La prima esperienza di presentazione è avvenuta al centro sociale di Mogliano Veneto, quella che definisco la mia città, perché ci sono cresciuta e ho vissuto lì praticamente tutta la mia vita fino ad ora. Inizialmente ero molto tesa, perché parlare in pubblico non è mai stato il mio forte. Però, a mano a mano mi sono sciolta anche grazie alle domande del mediatore e presentatore Francesco Landi. La presentazione è stata bellissima e un successo perché c’è stata una grande affluenza, che mi ha scaldato il cuore. Inoltre, ho fatto molte firme e dediche finali!

Cosa è per te la scrittura?

La scrittura per me è sempre stato il modo privilegiato per esprimere la mia interiorità, i miei sentimenti e i miei pensieri. È un modo per condividermi nella speranza che gli altri possano rispecchiarsi e rivedere qualcosa del loro vissuto nelle mie parole.

Perché hai scelto proprio la poesia?

Questa è una domanda interessante, perché non mi sembra di aver mai scelto la poesia piuttosto che qualcos’altro. È una cosa che è successa, e quando me ne sono accorta mi sono resa conto che era stata la poesia ad aver scelto me.

La poesia per quanto possa essere ostica a una prima lettura, permette di esprimere maggiormente l’interiorità in modo creativo. Lascia più spazio nel momento di creazione e ha un impatto emotivo più forte su di me (quando leggo quella di altri, ovviamente).

Qual è la tua fonte di ispirazione, se ce ne è una?

La mia fonte di ispirazione è principalmente il mio vissuto. I ricordi, le immagini che mi capitano davanti, ma anche un’idea o un sentimento sono tutti incipit per me. Poi ovviamente, non si può dire che non siano stati fonte di ispirazione per me alcuni dei più grandi poeti italiani, come Giovanni Pascoli, Antonia Pozzi o Giuseppe Ungaretti.

Oltre alla poesia ti interessano altre forme di espressione artistica?

Sì, quasi tutte le forme di espressione artistica mi interessano: apprezzo il cinema, la musica, che per me è come ossigeno, la pittura … Diciamo, però, che non le pratico tutte. Da anni prendo lezioni di canto moderno e faccio parte di un gruppo di ballerine misto, composto sia da ballerine normodotate di danza contemporanea sia da ballerine paraolimpiche. Il 4 luglio saremo al Mirano Summer Festival a ballare e tra due settimane saremo a Rimini per i campionati italiani di danza paraolimpica.

Hai già in mente di pubblicare altri tuoi lavori?

Per il momento ho un’idea in mente, ma devo ancora lavorarci. Il materiale, comunque, non manca! Non anticipo nulla, un po’ per scaramanzia un po’ per stuzzicare la vostra curiosità!

Grazie Lucia per la disponibilità e per le belle parole. Buona fortuna sia per i tuoi impegni futuri sia per i tuoi progetti! Hai stuzzicato davvero la nostra curiosità e non vediamo l’ora di poter leggere le tue parole.

Agnese Tozzato
Agnese Tozzato è nata a Treviso il 26 Aprile 1997. Ha frequentato il liceo scientifico presso il Liceo Giuseppe Berto di Mogliano Veneto e si è diplomata nel 2016. Ha proseguito gli studi presso l’università Ca’ Foscari conseguendo la laurea triennale in Storia con una tesi in storia delle istituzioni nel 2021. Attualmente sta frequentando l’ultimo anno di laurea magistrale sempre presso Ca’ Foscari. Ama praticare sport, soprattutto l’atletica leggera, e si dedica all’insegnamento di questo sport ai più piccoli. Ha una passione per la scrittura, la fotografia, il cinema e la musica.

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