Un piazzale di fiori al Liceo Berto

Anche quest’anno il Liceo Statale Giuseppe Berto ha aderito all’attività di autogestione degli studenti che si è svolta nei giorni 7,8 e 9 giugno. I primi due giorni sono stati dedicati allo svolgimento di diverse attività, mentre l’ultimo giorno si sono svolte le finali sportive e varie esibizioni degli studenti. I rappresentanti degli studenti, Costa Vaccari Joao Victor, Portello Azzurra e Tessaro Beatrice, hanno proposto a tutti gli studenti un’attività di educazione ed espressione artistica che ha riscosso grande successo tra gli studenti e gli insegnanti. Grazie alla collaborazione dell’arte terapeuta Natascia Rizzo, gli studenti sono stati invitati a disegnare con dei gessi sull’asfalto all’ingresso dell’edificio dei fiori per ricreare un giardino.

Il progetto ha soddisfatto molto i Rappresentanti, come emerge dalle loro stesse parole rispondendo ad alcune domande.

Com’è nata l’idea?

L’idea di proporre come attività l’educazione artistica è nata in primis perché il nostro Liceo non possiede un indirizzo artistico e volevamo dare agli studenti la possibilità di esprimere le loro capacità figurative e in secondo luogo perché era importante identificare un’attività che coinvolgesse il maggior numero di persone per via dell’elevato numero di studenti del Liceo.

Chi ha partecipato?

Dal punto di vista numerico al corso si sono iscritte circa 160 studenti, divisi in due turni da 80 persone l’uno. L’età media dei ragazzi partecipanti all’attività è stata varia, perché siamo riusciti a coinvolgere studenti dalla prima alla quinta superiore.

Com’è stata organizzata l’attività?

L’attività è stata organizzata in base al numero di iscritti. Ovviamente con numeri così consistenti non si poteva pensare ad uno spazio chiuso, bisognava necessariamente stare all’aperto. Ma bisognava pensare a qualcosa che non fosse troppo impattante e non rovinasse gli spazi scolastici, tenendo anche in considerazione il fatto che alcuni studenti non sempre prendono le proposte con la dovuta serietà. Quindi, quale miglior mezzo artistico se non il gesso che dopo un po’ scompare?

Avete ricevuto la collaborazione di docenti o altro personale della scuola? Se sì in che modo? Se no per quale motivo?

Per questa specifica attività non abbiamo ritenuto necessario l’aiuto di forze interne alla scuola, come professori o personale ATA. Solo quando, all’interno dell’attività, era presente una ragazza con necessità di sostegno la sua insegnante è rimasta presente.

Qual era il significato di tale attività e quale obiettivo vi eravate prestabiliti?

L’ ispirazione è arrivata dai grandi artisti di strada: i Madonnari. L’obiettivo principale era abbellire anche la parte meno verde della scuola creando un giardino. Ogni ragazzo doveva immaginare quale fiore avrebbe voluto donare ai sui compagni e rappresentarlo. Il secondo obiettivo, forse il più difficile, era di creare legami, connessioni intrecciando o unendo i vari fiori.

Pensate che sarebbe necessario mantenere degli spazi di libertà di espressione e creatività degli studenti durante il periodo scolastico?

Dal punto di vista studentesco riteniamo necessario mantenere degli spazi con libertà d’espressione e creatività durante il periodo scolastico perchè la mole di studio e lavoro, in tutti gli indirizzi, è molta e avere un momento di svago è funzionale per il benessere mentale degli studenti. Secondo Natascia Rizzo, arte terapeuta e relatrice del progetto per gli studenti è fondamentale a livello emozionale avere uno spazio di espressione creativa, che va ben oltre alla mera produzione artistica o alle abilità. È espressioni del sé, di quell’io con il quale spesso non si riesce a dialogare, dei lati più nascosti o repressi, siano essi positivi o negativi

Quale bilancio traete da questa esperienza?

Per la relatrice l’esperienza è stata positiva nonostante la difficoltà del caldo, che ha contribuito a far abbandonare alcuni ragazzi, e nonostante il numero importante di partecipanti. Qualche semino l’ha lasciato. Noi rappresentanti, abbiamo avuto riscontri positivi non solo dai partecipanti ma anche dei professori che hanno assistito all’attività.

Agnese Tozzato
Agnese Tozzato è nata a Treviso il 26 Aprile 1997. Ha frequentato il liceo scientifico presso il Liceo Giuseppe Berto di Mogliano Veneto e si è diplomata nel 2016. Ha proseguito gli studi presso l’università Ca’ Foscari conseguendo la laurea triennale in Storia con una tesi in storia delle istituzioni nel 2021. Attualmente sta frequentando l’ultimo anno di laurea magistrale sempre presso Ca’ Foscari. Ama praticare sport, soprattutto l’atletica leggera, e si dedica all’insegnamento di questo sport ai più piccoli. Ha una passione per la scrittura, la fotografia, il cinema e la musica.

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