Una descrizione molto sintetica e qualche allegato, la denominazione “LOTTO 4”, appiattisce e toglie agni importanza e significato che questo immobile ha avuto per la comunità Zermanese.

Nel 1950 il Comune acquista il lotto, nel 1956 viene rilasciato il permesso per realizzare un “AMBULATORIO MEDICO CON ANNESSA ABITAZIONE”. La casa del medico condotto di Zerman. Successivamente viene trasformata in alloggio per anziani e quindi in appartamenti per l’emergenza abitativa.

Sicuramente la struttura oggi si presenta con importanti segni di degrado e necessita di un intervento di recupero. Questo non giustifica il modo frettoloso con cui questa Amministrazione ha deciso di inserirla tra gli immobili non più strategici o di interesse per la nostra città. Come si può definire “non strategico” un immobile posto nel cuore del centro della frazione di Zerman, adiacente alla Scuola Primaria Marco Polo e che si affaccia sulla via principale del paese? Come si giustifica la fretta di inserirlo nella lista dei beni di proprietà comunale alienabili?

Ultimo passaggio in Consiglio Comunale il 28 febbraio scorso, al punto numero 3: Approvazione del Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2023/2025.

Come in precedenza, assieme con gli altri consiglieri di opposizione, ho votato contro la proposta di delibera. Contrarietà resa ancora più necessaria dalle affermazioni del Sindaco secondo cui Zerman è già ricca di opere pubbliche, non è possibile aggiungerne altre e di conseguenza nuovi costi di gestione! La maggioranza ha votato compatta a favore, compresi i due consiglieri zermanesi, compreso ovviamente il Sindaco che paradossalmente non perde occasione di rivendicare le sue origini zermanesi.

Il Centro di Zerman si sta ancora leccando le ferite dovute agli esiti di un piano di recupero fallimentare, con comparti mai partiti (fortunatamente), con carichi di cubatura imponenti, con quello che viene definito “l’ecomostro”, cantiere bloccato dal 2010 dall’aspetto spettrale che deturpa Zerman oltre a creare enormi disagi ai cittadini del centro.

Questo lotto rappresenta senz’altro un piccolo tassello all’interno di un quadro più ampio, di un rilancio del centro di Zerman che possa finalmente puntare a valorizzare le importanti opere architettoniche, quali i sacelli del ‘500 affrescati dalla scuola del veronese, la chiesa di Sant’Elena Imperatrice che contiene la Pala d’Altare di Palma il Vecchio, le Ville, le eccellenze quali la Scuola Primaria Marco Polo e la Scuola Parrocchiale Sacro Cuore, che rendono prezioso il Centro di Zerman.

Come avete letto all’inizio dell’articolo, mercoledì 7 giugno, l’ex Casa Libralato sarebbe stata messa all’asta, se l’asta non fosse andata deserta.

Se in un prossimo futuro l’asta dovesse andare a buon fine resteranno soltanto i rimpianti, e la miopia di un Sindaco “Zermanese” che non ha considerato la perdita che Zerman subirà e dalla quale non si potrà più tornare indietro.

Da Zermanese avrei provato a sognare …

Come ho detto, attenderemo le proposte che potranno arrivare da chi acquisterà il cosiddetto LOTTO 4, nutro grossi dubbi che l’esito non possa essere simile all’ipotesi che segue, uguale a tante che stanno rovinando in questi anni anche il centro di Mogliano.

Dopo i trascorsi degli ultimi decenni, non credo Zerman debba meritare tanto!

Renzo Prete
Nato a Treviso il 23.02.1972, sono cresciuto a Zerman dove tutt’ora risiedo. Architetto libero professionista. Sono stato eletto in Consigliere Comunale nel 2019. Mi interesso di ambiente ed urbanistica e attualmente ricopro la carica di Presidente della Commissione Speciale Ambiente del Comune di Mogliano Veneto

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