Ma sì divertiamoci un po’. Questa è una storia di gelosia, di tradimenti e di fazzoletti tra due aeroporti, due sindaci e due città. Parliamo del “Marco Polo” di  Venezia e del “Canova” di Treviso. Cominciamo.

Antefatto. In una conferenza stampa il presidente della Save, Enrico Marchi, presenta il masterplan per il potenziamento dell’aeroporto: arrivare a 20 milioni di passeggeri, il doppio degli attuali. Zaia gli sorride accanto. Avete notato che Luca sorride solo con la bocca? Gli occhi rimangono tristi, chissà a cosa sta pensando. Tutto bene?

No! Colpo di scena. Non è Iago con Otello ma ci manca poco. Luigi Brugnaro. Lui vuole una tassa per il Comune di Venezia, due euro e mezzo, su ogni passeggero sbarcato. Insomma, questi turisti sporcano, si lavano, intasano i vaporetti e chi paga? La Save non la prende bene. Causa, magistratura, Tar del Veneto, la spunta Brugnaro: la tassetta è giusta.

Beh, nella storia entra un terzo personaggio. È uno tosto, un duro, un irlandese. È il padrone della Ryanair. È quello che fa viaggiare a prezzi stracciati e qualche anno fa voleva far volare i passeggeri in piedi, come negli autobus, per farcene stare di più.Poi gli hanno detto che non era il caso. Comunque, Tony Ryan dice: “Volete mettere la tassetta e allora io trasferisco i miei voli a Treviso, al Canova, là mi vogliono bene e sono anche contenti”.

Ha ragione! Perché il nostro quarto personaggio ha il vento in poppa: è il sindaco di Treviso, Mario Conte. È alto (altezza mezza bellezza) e soprattutto è appena stato rieletto con una valanga di voti. Porte aperte agli irlandesi, foto insieme mentre festeggiano il venticinquesimo anniversario. Infatti, il 26 maggio del 1998 atterrava il primo aereo da Londra al “Canova”. Adesso ci sono 44 mete ma non c’è più lo scalo a Londra. Adesso da Treviso ci sono altre 44 mete ma non c’è più lo scalo per Londra. Sarà scippato a Venezia e riportato a Treviso? Chi dei due sindaci festeggerà? È una bella storia.

Shakespeare con “Otello” era un dilettante. Ah, dimenticavo una cosa. Nessuno parla di inquinamento, di impatto ambientale, di qualità della vita per chi ha sopra la testa un centinaio di bestioni meccanici al giorno. Provare per credere: sedetevi tranquilli a Quinto di Treviso e mettetevi a contare gli aerei che rombando vi passano sopra. Naturalmente con zero rumore, zero emissioni e zero pericolosità.

Nell’articolo precedente “Da Tessera con rumore” abbiamo già apprezzato l’umorismo del signor Enrico Marchi il presidente di tutti e due gli aeroporti. Sentite questa “In questo quadro di sostenibilità ambientale (!?!?) si inserisce la nuova mobilità aerea avanzata con l’utilizzo di droni per il trasporto di merci e persone.”Droni con le valigie? Non li ritroveremo mai…

Intanto nel piano di sviluppo del Canova si prevedono 22.500 voli all’anno, ma se la baruffa si facesse cattiva potrebbero aumentare ancora. Chi vincerà? Venezia o Treviso? Brugnaro o Conte? Rayan o l’ambiente? I nostri polmoni o il turismo mondiale? Di solito dalle nostre parti vincono i schei.

Otello Bison
Otello Bison scrive a tempo pieno dividendosi tra narrativa e divulgazione storica. Collabora al “ILDIARIOONLINE.IT” su temi ambientali e locali.

2 COMMENTS

  1. Agli abitanti dei dintorni di Malpensa hanno comperato i doppi vetri per le finestre, gli abitanti di Quinto, di Tessera e di Favaro sono pronti a seguire l’esempio svendendo la propria salute in cambio di qualche contentino?

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