La situazione ambientale a Treviso sta peggiorando di ora in ora. Da giovedì è scattata la zona di allerta arancio che è prevista quando il livello del Pm 10 registra una concentrazione superiore a 50ug/metro cubo per più di quattro giorni consecutivi. E non è stato superato di poco il famigerato livello, siamo saliti fino a 115.

Un inquinamento pericoloso per la salute che non sta scendendo. La soglia massima, rossa, scatterà al decimo giorno. Manca poco.

E a Mogliano? Stessa cosa. I dati sull’inquinamento della nostra ridente cittadina sono perfettamente sovrapponibili a quelli di Treviso, sono rilevati dalla stessa centralina Arpav in via Lancieri di Novara. Quindi abbiamo il privilegio di condividere la stessa emergenza e la stessa preoccupazione.

Mentre scriviamo (sabato ore 18:30) il Pm 10 sta con un bel scarlatto a quota 100, domani, oggi per chi legge, in città a Treviso verrà chiuso il centro storico alle auto dalle nove fino alle 18. Servirà a qualcosa? Il resto della provincia, Mogliano tra le altre, starà a guardare aspettando la pioggia, il vento o qualche altro evento più o meno miracoloso.

Si preannunciano i primi provvedimenti drastici, qualche dirigente scolastico ha detto che da lunedì non si farà la ricreazione all’aperto: troppo pericoloso. Telefono alla nostra storica pediatra, Vitalia Murgia, conosciuta da centinaia di famiglie moglianesi “Beh si certo con questi valori hanno ragione, specie per i bambini che hanno fastidi respiratori, asma o allergie. Certo non si risolve il problema, l’aria respirata dentro l’edificio scolastico non è certo migliore… anzi… E ti ricordo che ancora più pericolose sono le particelle 2,5 più sottili che passano direttamente alla trachea e…”

Rassicurante. E ancora più inquietante è il fatalismo con cui affrontiamo il problema, anzi con cui non affrontiamo il problema. Pensate che Treviso (e provincia) ha sforato il limite dei 50 ug per ben 66 giorni quando quelli consentiti sarebbero 35. Il doppio più o meno, con un piccolo sforzo possiamo raggiungere Torino che ha il record nazionale di: 98 sforamenti.

Che fare? Idee? Rimorsi? Indifferenza?

Una nota allegra per concludere. Il traffico dell’aeroporto cittadino, il Canova sta registrando un boom incredibile… Si arriverà alla cifra annuale di 2,8 milioni di arrivi. Nuove rotte, ampliamenti, collegamenti. L’aria sopra di noi ringrazia.

Otello Bison
Otello Bison scrive a tempo pieno dividendosi tra narrativa e divulgazione storica. Collabora al “ILDIARIOONLINE.IT” su temi ambientali e locali.

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