Un progetto delittuoso fra passato e presente

Che legame può esservi fra le guerre jugoslave degli anni Novanta e le foibe istriane e triestine del 1943-45? Al di là della lontananza temporale e della (parziale) diversità dei protagonisti, le connessioni sono più forti di quanto non si pensi. Intrecciando vicende individuali e collettive, storie di odio feroce e di amore appassionato, il romanzo “Le fiamme dei Balcani” (Oltre edizioni, 2021), di Valerio Di Donato, prova a cucire un sotterraneo filo rosso lungo mezzo secolo in quei complessi meandri storici. Il libro sarà presentato lunedì 30 gennaio a Padova, alle 17.30, presso l’Associazione “Casa di Cristallo”, in via Altinate 114-116. Dialogheranno con l’autore la scrittrice Antonia Arslan e Sandra Fabbro, ricercatrice storica e collaboratrice dell’Associazione “Italiarmenia” di Padova.

Valerio Di Donato (1955), è cresciuto a Treviso e si è laureato a Padova in Scienze Politiche. Risiede da molti anni nel Bresciano, dove ha lavorato al “Giornale di Brescia” nel settore Interni/Esteri. È già autore di “ISTRIANIeri. Storie di esilio” (Liberedizioni, Gavardo, 2006), dedicato alla riscoperta della memoria dell’esodo italiano dalla Venezia Giulia, nel secondo dopoguerra.

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