Attraverso una narrazione inarrestabile, arricchita da fotografie e mappe narrative, e capace di dare profondità a ciascuna delle numerose figure che occupano la scena, Claudio Panzavolta ci racconta l’epopea di una famiglia italiana.
Sullo sfondo, la piccola e la grande Storia si intrecciano tra loro, diventando le altre protagoniste di questo romanzo strepitoso (libro candidato al Premio Strega 2021).
Dialoga con l’autore Elena Sbrojavacca.
È il 1944, il cacciabombardiere Pippo vola sui cieli della Romagna e Anita è appena una bambina. Ma non dimenticherà mai il momento in cui l’hanno strappata dalle braccia della madre, fucilata dai fascisti. E neanche quando il padre Armando, deperito e irriconoscibile, ritorna dalla Germania dopo un lungo viaggio in sella a una bici di fortuna.
A guerra finita, insieme al padre ritrovato e alla zia Ada, che si è presa cura di lei e di sua sorella Edda, Anita proverà a lasciarsi gli anni più difficili alle spalle e a costruirsi un futuro. Armando otterrà un impiego alla Società anonima elettrificazione, viaggiando tra Italia, Grecia, Turchia e Nord Africa.
E intanto Anita attraverserà l’adolescenza e la giovinezza con testardaggine e alla costante ricerca di giustizia, vivendo in prima persona i movimenti di emancipazione femminile e i dibattiti interni alla sinistra italiana, spesso in conflitto con Edda, più schiva e conservatrice.
Amori, matrimoni, rivelazioni, delusioni e invidie scandiscono la vita della famiglia Castellari, mentre lontano dal piccolo paese romagnolo – nel ventennio della caduta e della risalita, dell’orrore e della speranza – il mondo va avanti, tra tensioni politiche, scoperte scientifiche, conquiste civili, esplosione del jazz e cronache del jet set.
A unire le due sorelle, però, resterà sempre il ricordo della madre, e la ricerca dell’uomo che l’ha uccisa. Attraverso una narrazione inarrestabile, arricchita da fotografie e mappe narrative, e capace di dare profondità a ciascuna delle numerose figure che occupano la scena, Claudio Panzavolta ci racconta l’epopea di una famiglia italiana.
Sullo sfondo, la piccola e la grande Storia si intrecciano tra loro, diventando le altre protagoniste di questo romanzo strepitoso
CLAUDIO PANZAVOLTA nato a Faenza nel 1982.
Dopo essersi laureato in Storia contemporanea all’Università di Bologna, ha studiato Sceneggiatura cinematografica e televisiva a Roma.
Suoi racconti e contributi sono apparsi sulle riviste «Flanerí Mag», «Pastrengo» e «Rifrazioni».
Lavora come editor per la casa editrice Marsilio.
Insegna al Master in Editoria dell’Università degli Studi di Verona.
Nel 2014 ha pubblicato il romanzo L’ultima estate al Bagno Delfino.
Il suo ultimo romanzo Al passato si torna da lontano, Rizzoli, è stato pubblicato nel 2020.
ELENA SBROJAVACCA nata a Treviso nel 1989
E’ dottoressa di ricerca italianistica all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Si occupa di letteratura italiana moderna e contemporanea e di teorie della critica letteraria.
Ha curato per BUR un volume sul teatro pirandelliano. I suoi contributi scientifici, pubblicati riguardano: Gianfranco Contini, Beppe Fenoglio, Luciano Erba, Andrea Zanzotto, Jonathan Coe, Roberto Calasso.
E’ componente della redazione della rivista Archivio d’Annunzio.
Dal 2016 collabora come relatrice ai festival La fiera delle parole, Da giovani promesse… di Padova e Cartacarbone Festival di Treviso
Nel 2021 ha pubblicato Letteratura assoluta Le opere e il pensiero di Roberto Calasso, Feltrinelli.