Faccio un rapido giro di telefonate per informarmi sulle nuove classi a Mogliano. Dati non facilissimi da interpretare, le situazioni sono diverse e andranno esaminate una alla volta.

Qualche considerazione però la possiamo già fare confrontando in maniera empirica i “remigini” delle prime con gli alunni delle seconde. Alle primarie e alle medie c’è un calo di tre prime, non male si temeva peggio, che comunque fanno più di cinquanta ragazzi in meno.

Nulla di cui stupirsi, siamo in linea con la provincia di Treviso dove dal 2019 si sono registrate un migliaio di iscrizioni in meno. Se vogliamo essere precisi (elaborazioni Ufficio Scolastico Regionale) quest’anno mancano all’appello 725 iscritti, calo che interessa sia le scuole pubbliche che quelle paritarie.

Il fenomeno comincia a riguardare anche le medie mentre il conto (salato) si presenterà inevitabilmente tra qualche anno alle superiori.

Questi dati pesanti sono solo il primo assaggio di un piatto amaro servitoci dalla demografia. Diamo i numeri?

La provincia di Treviso e al sedicesimo posto in Italia per il calo della natalità (2002-2020), in questi anni i nuovi nati sono diminuiti di un terzo. Record assoluto? Cimadolmo e i paesi della pedemontana con un calo che sfiora il 60%. Cifre da spopolamento. Noi a Mogliano siamo presi meglio e viaggiamo attorno ad un calo del 22%.

Mogliano, Treviso e il Veneto? Esaminiamo allora un altro dato interessante: l’età media. In questi ultimi diciannove anni si è passati dai 42 ai 46 anni di adesso, ma c’è un ma. Gli over 65, nella nostra regione, sono balzati del 36 % passando dagli 870mila al milione e duecentomila di adesso, grosse grane in arrivo per le pensioni e per il reperimento di forza lavoro giovanile.

Facciamo ora una parentesi in cerca di qualche curiosità in questi aridi numeri, demografia permettendo.

Allora Tarzo, pedemontana vittoriese, ha una singolare fama: è il paese delle vedove. Su 4336 abitanti ben 414 hanno perso negli ultimi anni il consorte, uno su dieci insomma e naturalmente sono quasi tutte inconsolabili signore.

Di positivo però è che questa zona contende al Giappone il primato di longevità femminile, oltre gli 85 anni.

Altra singolarità, stavolta però positiva legata alla natalità. Finalmente. C’è un dato in controtendenza. Il Comune di Ormelle ha invertito la già esaminata tabella degli ultimi diciannove anni, la natalità è aumentata ben del 44,4%. Un record nella nostra provincia dove solo 9 comuni su 94 hanno il segno positivo.

E perché proprio Ormelle? Una spiazzante notizia per gli opinionisti da bar sport. Perché c’è un’attiva e feconda comunità Sikh.

Nella seconda puntata demografica parleremo di Italia e di Cina. Mica tanto diverse.

Otello Bison
Otello Bison scrive a tempo pieno dividendosi tra narrativa e divulgazione storica. Collabora al “ILDIARIOONLINE.IT” su temi ambientali e locali.

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