Mercoledì 21 settembre riparte la rassegna “Parole di Carta” curata da “quarantaduelinee circolazione culturale aps” in collaborazione con “officina 31021” e il patrocinio della città di Mogliano Veneto.

Ad inaugurare la rassegna sarà Antonio G. Bortoluzzi autore del libro Montagna Madre Trilogia del Novecento, Edizioni Biblioteca dell’immagine, 2022.
Questa antologia racconta di chi siamo figlie e figli, di quale Novecento. E quale montagna è nostra madre. Quand’ero bambino e scendevo a piedi in paese a volte incontravo degli adulti che non conoscevo. Loro mi osservavano con una certa insistenza, magari interrompendo il lavoro sui prati, e poi mi chiedevano: Sétu de chi po’ ti, mòro? Di chi sei, bambino? Io, oltre la siepe, inchiodato sulla ghiaia bianca della strada e quasi sull’attenti elencavo madre, padre, nonni, zii, cugini. Gli adulti assentivano e avevo la sensazione che piano piano mi collocassero da qualche parte. Non mi piaceva quell’interrogatorio sotto il sole e avvertivo il rossore arrivare fino alle orecchie, mi sentivo come un salame fresco appena insaccato e appeso in cantina: tastato, osservato, perfino odorato. Quando venivo congedato e potevo riprendere la via verso il paese ero ben felice, avevo solo il compito di portare a casa i saluti, e l’impegno era di tenere bene a mente il nome della persona che li inviava. Oggi ho l’età di quegli uomini e quelle donne dei paesi alti e penso non fossero degli impiccioni desiderosi di scoprire novità per darsi al pettegolezzo, ma che con le loro domande indiscrete stessero raccontando una storia, anche a me. Non era quindi un interrogatorio, ma il disegno di una mappa.
Credo sia da lì che ho iniziato ad appartenere a un luogo.

Antonio G. Bortoluzzi è nato nel 1965 in Alpago, Belluno, ha pubblicato nel 2010 il romanzo per racconti Cronache dalla valle, Biblioteca dell’Immagine; nel 2013 il romanzo Vita e morte della montagna, Biblioteca dell’Immagine – vincitore del premio Dolomiti Awards Miglior libro sulla montagna del Belluno Film Festival; nel 2015 il romanzo Paesi alti, Biblioteca dell’Immagine con cui ha vinto il Premio Gambrinus-Giuseppe Mazzotti nella sezione Montagna, cultura e civiltà ed è stato finalista al Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo e al premio letterario del CAI Leggi montagna. Nel 2019 ha pubblicato il romanzo Come si fanno le cose, Marsilio Editori da cui è tratta l’omonima commedia teatrale. È stato finalista del Premio Italo Calvino nel 2008 e 2010.
Oggi è membro accademico del Gruppo Italiano Scrittori di Montagna (GISM).
Suoi articoli sono pubblicati su riviste nazionali e sulle pagine culturali dei quotidiani del Nordest.

Dialogherà con l’autore GIORGIO PRADELLA veneziano di nascita (1957), architetto libero professionista e appassionato di montagna. Si interessa di relazioni tra paesaggio e infrastrutture.
Ideatore del progetto mu.ri | museo diffuso regionale dell’ingegneria. Collabora con le università di Padova e Udine.

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