Tutto ha inizio con una ragazzina che gioca nella neve. Si chiama Sonia, sono le vacanze di Natale del 1996 – quelle della grande nevicata – e lei deve passarle suo malgrado a casa della nonna. Siamo a Lanzo Torinese, un paesino di mezza montagna dove ogni cosa sembra rimasta ferma a cinquant’anni prima. Compresa la casa cigolante e ingombra di mobili in cui vive nonna Ada, schiva, severa vecchia che nella zona ha fama di guaritrice (ma chissà, forse è altro), per la quale Sonia prova un affetto distante. La scuola ha chiuso prima del previsto a causa di quello che tutti chiamano “l’incidente”: la professoressa Cardone, acida insegnante di italiano, si è trincerata nella sua aula e durante una lezione – di fronte a una classe segregata e terrorizzata – ha fatto qualcosa di indicibile. Qualcosa che adesso, mentre Lanzo un po’ alla volta si svuota per via delle feste e dell’incessante vento ghiacciato, sembra riguardare tutti gli abitanti. Toccherà a Sonia, insieme al suo amico Teo, ragazzino di famiglia contadina educato alla voracità, affrontare l’incubo in cui sono precipitati. Complici per forza, Sonia e Teo si avventurano nel biancore accecante della neve col distacco curioso di chi non ha pregiudizi e forse proprio per questo può sperare nella salvezza. Ma che cos’è la salvezza? Andar via, cambiare vita? O restare e tentare di resistere?

Un romanzo lucido e terribile, divertito e tagliente, che si misura con i grandi temi – la paura, la crescita – e reinventa le regole del gioco. Una storia sulla fatica di cavarsela in un mondo a misura di adulti, quando gli adulti escono di scena e ti lasciano solo

Marco Peano nato a Torino nel 1979, lavora come editor di narrativa italiana per la casa editrice Einaudi. Collabora con “Tuttolibri – La Stampa”. Ha curato Paura, l’autobiografia di Dario Argento, Einaudi, 2014, L’età adulta è l’inferno, l’epistolario di Howard Phillips Lovecraft, L’orma editore, 2018 e I taccuini di Randolph Carter, di Howard Phillips Lovecraft, Einaudi, 2021. Il suo romanzo d’esordio, L’invenzione della madre, minimum fax, 2015, è stato pubblicato anche in Francia e ha vinto il Premio Volponi Opera Prima e il Premio Libro dell’Anno di Fahrenheit.

Dialoga con l’autore Alessandro Cinquegrani a Treviso nel 1974, è professore di Letteratura comparata all’Università Ca’ Foscari di Venezia. È autore di diversi volumi di critica letteraria tra cui Solitudine di Umberto Saba, Marsilio, 2007 e Il sacrificio di Bess. Sei immagini su nazismo e contemporaneità, Mimesis, 2018. Ha esordito nella narrativa nel 2012 con il romanzo Cacciatori di frodo, Miraggi, finalista al Premio Calvino e candidato al Premio Strega, da cui è stato tratto lo spettacolo teatrale omonimo (regia di Giuseppe Emiliani). Il romanzo è stato tradotto e pubblicato in Francia.
Collabora con importanti riviste di critica letteraria e cinematografica. Ha scritto la drammaturgia Medea per il Teatro Bresci, selezionata nel Circuito Off del Teatro Stabile del Veneto.
Pensa il risveglio, Terrarossa edizioni, il suo ultimo romanzo pubblicato nel 2021 è opera selezionata dalla giuria dei letterati del Premio Campiello 2022.

La rassegna è curata da quarantaduelinee|circolazione culturale aps con officina 31021 e il patrocinio della città di Mogliano Veneto

Ingresso gratuito nel rispetto della normativa vigente sulla sicurezza sanitaria
per accedere è richiesto il super green pass e mascherina FFP2

prenotazione
all’indirizzo: posta42linee@gmail.com
specificando cognome, nome e recapito telefonico



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