Perché parlare di prostituzione a Mogliano.

Parto da una frase di M.L.King “Può darsi che non siate responsabili della situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiare”.

All’interno delle diverse iniziative per il 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, ANPI “Maria Braut” Mogliano Veneto ha pensato, confrontandosi con alcune associazioni del territorio, di proporre due incontri come momenti di riflessione sulle forme diverse di violenza sulle donne.

Il primo, Trafffic Lights: prostituzione e grave sfruttamento, previsto il 9 Novembre, alle ore 20.45 presso l’Auditorium del Centro Sociale, affronterà il difficile e scomodo dramma della prostituzione, un problema che una società civile non può ignorare. Ne parleranno operatori e operatrici della Cooperativa Equality di Padova e del progetto N.A.V.I.G.A.Re, insieme al dottor Roberto Fraioli, sessuologo. Il tema è complesso e coinvolge molti piani, ma la finalità della serata è quella di risvegliare l’attenzione, rendere più consapevole la cittadinanza dello sfruttamento delle donne, oggetto spesso di tratta, sottoposte a violenze e ricatti terribili.

Si discuterà di altre forme di prostituzione, apparentemente più libere, comprese quelle online che a volte riguardano persone giovanissime.

La cooperativa Equality presenterà i suoi programmi di intervento e di sostegno alle prostitute e di percorsi per l’inclusione sociale, condizione prima per superare condizioni di vita inaccettabili.

Non si può eludere anche una riflessione su quello che sta alla base della pratica diffusa della prostituzione: la presenza della figura del sessuologo può aiutare a capire il punto di vista della sessualità, del desiderio e dell’eros maschili, di un immaginario condizionato fortemente da stereotipi perpetrati e amplificati nei social. Nella scuola si dovrebbe, con progetti mirati, parlare della pornografia, forse la forma più ampia e del tutto impropria di educazione sessuale di ragazze e ragazzi, spesso ignorata dai genitori. E soprattutto sarebbe necessario che uomini e donne partissero da sé, da una consapevolezza delle relazioni e dei propri desideri, legati alla conoscenza del proprio piacere, nel rispetto di scelte autenticamente libere.

L’ANPI crede nella opportunità di discutere su questi temi, in applicazione dell’Articolo 3 della Costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

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