A Mogliano nel 2020 ci sono state 172 nascite di belle e bei frugoletti ma ci sono stati anche 323 decessi. Quasi il doppio. E questo è il primo dato su cui ragionare.

La situazione in dieci anni si è rovesciata, nel 2010 erano di più i nati (248) piuttosto che i deceduti (210). Niente male come ribaltamento. E da quell’anno l’asticella degli abitanti è scesa sotto i 28.000.

Evitiamo il solito ragionamento, il Covid eccetera eccetera; no, questa tendenza era già presente prima. La crisi demografica sta imperversando in Italia e, per quanto ci riguarda, anche nella Marca Trevigiana. L’esempio che più si spreca è quella di un secolo fa: nemmeno durante la grande guerra, con gli uomini al fronte, nascevano così pochi bambini. Ma ritorniamo ai numeri moglianesi. Non è un buon atterraggio.

Ragioniamo sull’età media. In Italia e nel Veneto è stabilizzata sui 45 anni. Non proprio bassina e superiore a quella europea (43,7). Con apprensione controllo i dati più recenti che ho su Mogliano, sono quelli del 2019 e anche qua andiamo male: 46, 9, quarantasette insomma, Ben due sopra la media. Dire che è un paese per vecchi è una battuta scontata, nemmeno la forte emigrazione ha ribaltato la tendenza.

A questo punto introduciamo un altro argomento: l’indice di vecchiaia. Lezioncina. Si misura il rapporto tra gli ultrasessantacinquenni e i giovani sotto i 14. Il valore di 100 indica la parità. Pronti? In Italia è di 179,3, cioè ci sono 180 anzianotti contro 100 giovincelli. Il Veneto è perfettamente nella media nazionale. E Mogliano? Tenetevi forte, nel 2020, ieri praticamente, siamo a 230, sì proprio così più del doppio, 7141 anziani contro 3321 giovani. Ahi.

Prima di pubblicare faccio una telefonata di sicurezza all’ufficio anagrafe. L’interlocutore è gentilissimo ma sconfortante. Nei primi quattro mesi del 2021 sono nati 57 neo-moglianesi ma ci hanno lasciato in 108. Siamo già quindi sotto di 51. E l’indice di vecchiaia? Dai almeno quello. Invece no. È aumentato a 236, ci sono 7163 ultrasessantacinquenni e solo 3035, minori di 14.

Mio fratello che appartiene alla diffusa razza dei cinici da bar mi dice di non preoccuparmi e mi mostra l’orizzonte con il profilo delle gru per le nuove lottizzazioni, il paese cresce. Mi indica inoltre dei bellissimi esemplari canini accompagnare giovani coppie eleganti e sorridenti, per Mogliano. Forse ha ragione lui. Forse no.

Otello Bison
Otello Bison scrive a tempo pieno dividendosi tra narrativa e divulgazione storica. Collabora al “ILDIARIOONLINE.IT” su temi ambientali e locali.

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