Uno dei temi di maggiore rilevanza a livello locale e nazionale è sicuramente il lavoro, tema cheè stato argomentato dai diversi ospiti presenti lunedì 15 Aprile, presso il Centro Culturale “De Andrè” di Marcon, nel dibattito organizzato dal gruppo consiliare di Marcon “Democratici Progressisti” e condotto con arguta bravura da Maurizio Cecconi.

Ha iniziato il dibattito il consigliere della regione Veneto Jonatan Montanariello, che ha messo subito in evidenza come la nostra regione, nonostante sia una delle regioni più industrialmente sviluppate a livello nazionale, sia anche una di quelle con il più alto tasso di incidenti sul lavoro.

Ma com’è possibile che il numero di incidenti, spesso fatali, sia ancora così alto? Montanariello ha fatto dunque notare come alla piccola, ma inevitabile, percentuale di casualità concorrano molti altri fattori.

Primeggiano le assurde e anacronistiche leggi regionali sul lavoro e sul mobbing, ancora ferme al decennio passato, che necessitano urgentemente di essere aggiornate. In merito a questo tema è intervenuto Andrea Porpiglia, del sindacato CGIL, discutendo su come l’anarchia legislativa che ha dominato l’organizzazione degli appalti, e che ha permesso la nascita di ulteriori subappalti, ha pericolosamente danneggiato i lavoratori, che sempre più spesso sono scoraggiati a lottare per pretendere condizioni migliori.

Basta volgere lo sguardo a livello locale per vederne gli effetti disastrosi: recentemente molti negozi e attività con sede al Valecenter hanno chiuso lasciando a casa numerosi dipendenti. Ma non basta apporre modifiche solo a livello normativo: è necessario soprattutto cambiare la mentalità e la concezione di lavoro, sradicare l’odierna convinzione secondo cui spendere nella sicurezza e nella formazione sia uno spreco di denaro piuttosto che un investimento a lungo termine. Montanariello, però, ha evidenziato un altro fattore centrale: è ormai noto che le politiche lavorative devono essere necessariamente accompagnate da serie e rapide iniziative sul campo abitativo. Sul tema è intervenuto Dario De Rossi, sindacalista CISL, denunciando i problemi del patrimonio abitativo locale: la scarsa offerta immobiliare, combinata con una domanda sempre maggiore, porta inevitabilmente all’ aumento dei prezzi, spesso insostenibili per molti lavoratori e lavoratrici.

Accanto a questo tema, Igor Bonatesta, coordinatore UIL di Venezia, ha sottolineato il conseguente calo demografico che in futuro danneggerà il mondo del lavoro. Ha concluso il dibattito Fabio Querin, anch’egli del sindacato CGIL, ricordando che il lavoro, come sancito dal primo articolo della nostra Costituzione, è la colonna portante della nostra Repubblica; oggigiorno sta imperversando un dilagante disinteresse generale causando una decentralizzazione del lavoro: i salari si abbassano, le condizioni peggiorano, la sicurezza sul lavoro sta tornando ad esse un lusso e non un diritto.

È dunque di fondamentale importanza riportare centralità al lavoro e ai lavoratori, ridare loro la dignità che meritano; è necessario che la politica, soprattutto di sinistra, torni a rappresentare ed ascoltare le istanze della classe lavoratrice, senza ignorare i problemi reali ma offrendo soluzioni concrete.

Tommaso Syrtariotis
Studente di giurisprudenza presso UniPd Membro del Gruppo giovani Marcon e Giovane Democratico

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