Riceviamo da “Donne Moglianesi contro  guerre e genocidio” e ben volentieri pubblichiamo


Quasi tutti ora conoscono, parlano, discutono di Gaza. Prima era il silenzio o solo qualche voce isolata. Ci accomunava il senso di impotenza, non poter far nulla contro la crudeltà e lo sterminio. Noi, un gruppo di donne, di fronte a questo silenzio abbiamo deciso che bisognava reagire e quindi abbiamo avuto delle idee: tutti i venerdì alle 18,30 davanti alla Cadoro, in piazzetta don Polo ci siamo sedute per dire la nostra su quello che succede, sul come stare vicino a chi soffre in quell’angolo di mondo. Qualche cartello, qualche poesia, poi insieme fino alla nuova piazza ancora frastagliata di lavori in corso. Anche noi in un certo senso l’abbiamo inaugurata.

Due trasferte avventurose una a Venezia che vi racconteremo solo personalmente e successivamente un’altra a Treviso con il “Comitato per la pace” per cercare di dare un minimo di visibilità a Gaza durante il mediatico passaggio del “Giro d’Italia”. Proprio in questa occasione è partita questa iniziativa che vi raccontiamo.

Una famiglia palestinese di GAZA è riuscita ad arrivare in Italia, grazie ad una operazione della Croce Rossa di Treviso, Italiana e internazionale, con l’aiuto dell’associazione “I Care Veneto” e di tanti altri e altre volontari. Il gruppo “Donne Moglianesi contro guerre e genocidi” si è preso a cuore questa famiglia che ha alle spalle una tragedia immane: una figlia morta sotto le bombe con il figlioletto, un’altra rimasta a Gaza, incinta, con un bambino di 4 anni, 52 parenti morti sotto le bombe, la casa distrutta. Abbiamo provveduto, assieme ad altre persone solidali, all’accoglienza, al vestiario, alla SIM e alla spesa dei primi giorni. Attualmente sono ospitati dal Comune di Silea che insieme a Sant’Egidio e ICare si stanno occupando delle prime necessità, delle pratiche amministrative e coordinano il progetto. Noi come gruppo diamo la nostra solidarietà garantendo un contributo mensile di almeno 200 € per circa sei mesi fino a quando, per la famiglia, si troverà una sistemazione più definitiva, e verrà raggiunto un maggior grado di autonomia. Sosteniamo inoltre la figlia a Gaza per l’acquisto di cibo poco reperibile e a costi esorbitanti. È nostro impegno anche cercare di farla arrivare in Italia con il figlio.

Per chi volesse saperne di più può chiedere informazioni scrivendo a gruppodonnemoglianesi@gmail.com

Vi aspettiamo in piazzetta don Polo i prossimi venerdì alle 18,30.

Donne Moglianesi contro  guerre e genocidio

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