Con Franco Maguolo se ne va un altro pezzo della Mogliano migliore, quella fatta di artigiani e commercianti innamorati del loro lavoro che nei negozi del centro animavano veri e propri punti di incontro della comunità.
Luoghi di commercio, certo, ma anche e soprattutto di socializzazione perché da Franco si era sempre sicuri di trovare un sorriso, una battuta, un consiglio e naturalmente frutta e verdura di alta qualità.
Ricordo ancora quando i miei figli da piccoli si divertivano a pescare nei sacchi di legumi disposti sempre in bell’ordine attorno al bancone e mettersi in tasca qualche manciata di fagioli o piselli secchi sotto l’occhio compiaciuto e sempre tollerante di Franco.
Quando ti fermavi davanti alle sue vetrine non mancava mai di uscire per farti assaggiare qualche delizia di stagione decantandola come solo lui sapeva fare: “Queste non sono mele, sono rosolio!” E come non ricordare le sue meravigliose coreografie vegetali allestite attorno alla fontana posta proprio in centro del negozio.
Autentici trionfi fatti di piramidi di ananas, manghi, banane, uva e d’estate di angurie e meloni in mezzo a getti d’acqua secondo una sapienza espositiva mai eguagliata che rendeva quell’angolo un vero paradiso per gli occhi.
Gentiluomo d’altri tempi, Franco Maguolo, di quelli che facevano della cortesia e del rispetto il loro biglietto da visita. Una persona che faceva sempre piacere incontrare in giro per la città, magari provato dal peso degli anni ma sempre pronto a rispondere al tuo saluto togliendosi il cappello. Gesti antichi e uomini di una volta che stiamo perdendo e di cui sentiamo sempre più la mancanza in questo presente bislacco fatto solo di frenetica maleducazione.
Addio Franco, è stato un privilegio averti conosciuto.