In una fase di estrema turbolenza a livello mondiale, sembra quasi non più di attualità interessarsi della E.S.G [Environment-Society-Governance] che è la pratica di considerare le questioni ambientali, sociali e di governance nella ricerca di opportunità di investimento. Prima delle guerre in corso e prima della Pandemia, il concetto di Sostenibilità, dopo anni di elaborazioni teoriche, era assurto a focus per il futuro dell’economia globale. L’E.S.G. è un acronimo che sintetizza la capacità di soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di fare altrettanto. Diviene, quindi, naturale prendere atto che gli obiettivi principali della Sostenibilità includono la protezione dell’ambiente, la promozione dell’equità sociale e la crescita economica responsabile. Negli anni gli economisti hanno definito i criteri per misurare la Sostenibilità attraverso vari indicatori che valutano, appunto, l’impatto delle attività umane sull’ambiente e sulla società. Negli ultimi tempi, purtroppo, si è dovuto constatare che ben altre appaiono le priorità per molti Paesi: gli investimenti in armamenti e l’aggressività delle politiche protezioniste.
Ma la Sostenibilità nel suo significato più genuino fa parte ormai integrante della vision degli imprenditori più illuminati. Com’è noto, il contesto di riferimento della Sostenibilità è l’Economia circolare, una economia che si contrappone al Modello tradizionale lineare: “prendi, produci, usa e getta“. Essa, infatti, mira a ridurre gli sprechi, riutilizzare le risorse e riciclare i materiali, promuovendo un ciclo produttivo virtuoso più efficiente e più ecologico. I suoi principi sono chiari e di conseguenza i suoi vantaggi:
- Riduzione degli sprechi e dell’inquinamento: Attraverso processi produttivi più efficienti e l’utilizzo di materiali riciclabili.
- Prolungamento del ciclo di vita dei prodotti: Mediante riparazione, riutilizzo e riutilizzo dei beni.
- Rigenerazione dei sistemi naturali: Favorendo l’uso di energie rinnovabili e il recupero delle risorse naturali
- Minore impatto ambientale: Riduzione delle emissioni di CO₂ e dell’inquinamento.
- Risparmio economico: Minori costi di produzione e consumo più efficiente delle risorse.
- Opportunità di innovazione e occupazione: Nuove possibilità di business nel settore del riciclo e del riuso
Le Aziende stanno già implementando strategie di Economia Circolare con:
- Riciclo e riutilizzo dei materiali: Grandi marchi della moda stanno introducendo linee di abbigliamento realizzate con materiali riciclati.
- Produzione sostenibile: Aziende tecnologiche investono in dispositivi modulari e facilmente riparabili.
- Economia della condivisione: Servizi di noleggio e sharing economy riducono il consumo eccessivo di risorse
L’adozione di un Modello economico circolare non è solo una scelta etica, ma una necessità per garantire un futuro sostenibile. Implementare questo modello significa, infatti, ripensare il nostro modo di produrre e consumare, con benefici per l’ambiente, l’economia e la società.
In tale contesto si sono sviluppate le Società Benefit che sono un modello imprenditoriale che integra obiettivi di profitto con finalità di beneficio comune, promuovendo un impatto positivo sulla società e sull’ambiente. Queste società devono includere nel loro Statuto obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale e sono tenute a redigere un Bilancio di sostenibilità.
Le sue Caratteristiche:
- Doppio scopo societario: Profitto e beneficio comune.
- Obblighi statutari: Formalizzazione delle finalità sociali/ambientali in Statuto.
- Trasparenza e rendicontazione: Pubblicazione annuale di una Relazione d’impatto per valutare i risultati raggiunti.
Il Bilancio di Sostenibilità è divenuto il documento che comunica la performance E.S.G. [ambientale, sociale e di governance] di un’azienda include:
- Utilizzo delle risorse: Energetiche/idriche, distinguendo tra fonti rinnovabili e non rinnovabili.
- Emissioni: Gas a effetto serra e inquinanti.
- Impatto ambientale e sociale: Inclusi salute e sicurezza, parità di genere, rispetto dei diritti umani e lotta alla corruzione
Cominciano ad essere significativi, a certi livelli dimensionali gli esempi di Società che nel loro Statuto includono finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile e trasparente, integrando pratiche sostenibili nei loro processi produttivi e di gestione.
I vantaggi di un tale impianto sono:
- Impatto positivo: Miglioramento immagine aziendale e attrazione di investimenti green.
- Innovazione: Opportunità di sviluppo di nuovi prodotti e servizi sostenibili.
- Compliance normativa: Adeguamento alle direttive europee e nazionali sulla sostenibilità.
Per le Imprese che stanno integrando la sostenibilità nel loro modello di business l’Intelligenza Artificiale rappresenta un fattore di miglioramento delle prestazioni ESG grazie al monitoraggio dei dati che contribuiscono alla costruzione dei fattori ESG e all’automazione dei processi decisionali. L’IA abilita il monitoraggio e l’analisi di tutte le variabili legate all’ambiente, alle problematiche sociali e alla governance aziendale. Essa è fondamentale per affrontare un contesto caratterizzato da un numero di variabili sempre più elevato grazie a una disponibilità di dati a sua volta sempre più rilevante con un contributo nella gestione intelligente delle tante e diverse fonti, della data collection e nell’analisi dei dati ESG. L’Intelligenza Artificiale aiuta inoltre le imprese ad avere una visione più completa di queste fonti, a mapparle e a gestirle per ricavare i dati necessari a determinare il loro impatto ESG. Un altro ambito legato all’IA riguarda la possibilità di simulare possibili scenari di rischio. L’Intelligenza Artificiale permette infatti di aiutare le aziende a testare le strategie di Risk Management, intercettare errori o aree di miglioramento e fornire dati e conoscenza per potenziare l’efficacia dei processi di Risk Management. Nello stesso tempo però occorre considerare da una parte una dimensione legata all’impatto non solo ambientale, dell’Ai e nella fattispecie occorre analizzare la relazione tra intelligenza artificiale ed etica e dall’altro occorre saper valorizzare il ruolo dell’Intelligenza Artificiale al servizio del bene comune. Anche il nuovo Pontefice Leone XIV ha anticipato che la prossima Enciclica papale riguarderà appunto l’utilizzo responsabile dell’IA.
Purtroppo abbiamo un deficit di “visione”, intesa come capacità creativa di nuovi modi di di stare, fare, pensare e purtroppo, a proposito di sostenibilità, per gli ambientalisti la mancanza di visione è un limite enorme.