Venerdì 9 maggio, nel Duomo di Santa Maria Assunta, Mogliano Veneto ha dimostrato il suo affetto per Emilio e Vittorio Tessarin.
In una chiesa gremita, cinque cori hanno ricordato Emilio e Vittorio con un repertorio che ha commosso il pubblico presente.
Per tutti il professor Ilario Carrer che ha ideato e voluto fortemente l’evento:
“Desidero esprimere una profonda riconoscenza per la felice riuscita dell’evento di venerdì 9 maggio. È stata una serata intensa, colma di umanità e di luce.
Abbiamo ricordato due fratelli la cui esistenza è stata un cammino verso l’altro, mossi non da ideologie o doveri, ma da un impulso interiore sincero: servire, accogliere, connettere.
Non li abbiamo ricordati con nostalgia, ma come si ricordano le stelle: non per ciò che non c’è più, ma per la direzione che indicano. In un mondo frantumato da guerre, discriminazioni e solitudini, la loro vita ci ha mostrato come si può “creare bolle di umanità”, spazi in cui l’altro non è un limite, ma una possibilità di verità.
Come scriveva Kahlil Gibran: “Non dite: ho trovato la verità, ma piuttosto: ho trovato una verità.”
E la loro verità era l’amore per il prossimo e per la natura, che abbracciavano con eguale rispetto.
Anandamurti ci ricorda che “servire l’umanità è adorare Dio”. E questo servizio non ha colore, religione o confine. È puro dono, e chi lo pratica diventa parte viva di un mondo migliore.
Questo spirito si è incarnato anche nel modo in cui l’evento è stato costruito: attraverso la coralità. Non un coro, ma più cori, che hanno saputo armonizzarsi, senza protagonismi né rivalità. Una comunità di voci, di volti, di storie, uniti da un intento comune.
Il canto condiviso, l’abito nero che ha unito senza omologare, i sorrisi nelle prove e nei saluti: tutto ha parlato di collaborazione e servizio. Di quella musica più grande che nasce quando l’io si scioglie nel noi.
Grazie a chi ha reso possibile tutto questo.
Abbiamo cantato insieme, e nel farlo abbiamo ricordato che l’umanità, per risorgere, ha bisogno proprio di questo: unità, bellezza, e dedizione.
Concludo con una citazione di Lalla, una mistica del Kashmir del XIV secolo: “Chi ha visto l’altro come sé stesso ha superato ogni separazione.”
Grazie ai cori che hanno partecipato: Coro Anton – Coro Santa Maria Assunta – Coro Di Mazzocco – Coro Di Campocroce – Coro Teatro“