Forse dopo San Francesco, questo Papa, non a caso si è proclamato Francesco, è stato il più vicino alle sensibilità di chi si dichiara Ambientalista.
Per noi, che siamo cristiani, agnostici o atei, la sua “Laudato Si” resta un caposaldo, un punto di riferimento.
Purtroppo, non lo è per la maggioranza dei nostri rappresentanti politici, mi riferisco appunto alla maggioranza di coloro che governano il globo terracqueo e che ora si appresteranno a inviare le loro doglianze in Vaticano.
In realtà per molti di loro probabilmente era un disturbatore che, pur inoffensivo, turbava l’economia mondiale colle sue prediche contro chi pensa solo ad accumulare oggi e non si dà peso delle conseguenze per il pianeta a breve e lungo termine.
Non ci resta che sperare che dal prossimo Conclave esca un esponente che si prenda cura di quello che i cristiani chiamano “il Creato” e che chi non abbraccia una religione definisce il nostro “piccolo e meraviglioso mondo”.