Ieri Vov oggi uova. La cronaca ci impone un ritmo pulsante di sf…….vicende.
Cominciamo dalla Riviera del Brenta dove un allevamento di galline è stato multato dai carabinieri per il trattamento ehm bestiale a cui erano sottoposti i volatili. Gabbiette microbe, antibiotici in quantità, carcasse abbandonate, esemplari vivi sollevati per una sola ala è lanciati nei camion, mosche, sporcizia e, non poteva mancare, lavoratori in nero. Questa storietta, documentata da un giornalista infiltratosi, è quasi banale ma proviamo a metterla insieme con quello che ascoltiamo al di là dell’oceano. Gli Usa sono in crisi per le uova, mancano, sono arrivati a 8 dollari alla confezione e al mattino a colazione non sanno come fare, non conoscono il cappuccino e la brioche, e Trump vede vacillare il proprio consenso. Aiutiamolo.
Nel Veneto ci sono più di 250 allevamenti di galline con migliaia di capi, spero più decenti di quello della Riviera. Il giro d’affari, indotto compreso, viaggia attorno a svariati milioni di euro. Curiosità: gli americani consumano in media 280 uova all’anno, neonati compresi.
Non dobbiamo approfittarne ma ce li chiedono loro, e proprio al Veneto! Dimentichiamoci di quella piccola sciocchezza delle minacce al prosecco. L’assessore all’agricoltura Federico Caner con i suoi occhialetti furbi dichiara “Gliele forniremo volentieri le uova ma li invito a ricordarsi che il mercato è senza confini… anche quando si parla dei dazi sull’import…”. Americani avvertiti e impauriti.
L’assessore mi ricorda don Enrico quando da piccoli andavamo a confessarci il sabato pomeriggio, stessi occhialini.
“.. 280 uova all’anno neonati compresi” non mi sembrano poi tanti visto il n.degli Americani.
Che li consumino solo i “bianchi con folti capelli finti e truci squardi”?
I numeri, comunque sia, non sembrano quadrare…
Chiarire prego