Magari per alcuni può sembrare una riflessione scontata, ma l’importanza del dialogo con gli altri, soprattutto le persone di una certa età, è sottovalutata.
L’altro giorno mi è capitato di incrociare un signore di una certa età che vive nella mia stessa zona. Avendo un po’ di tempo libero mi sono avvicinato ed ho iniziato una chiacchierata. Nulla di che, una decina di minuti, ma che mi hanno permesso di capire ancora di più la realtà che vivono gli anziani. Avere qualcuno con cui parlare non è mai scontato ma, passata una certa età, questo diventa un problema non trascurabile. Magari i figli vivono lontano ed i nipoti si sentono solo via telefono qualche volta a settimana. Forse gli acciacchi fanno passare la voglia di fare un giro per il paese o di uscire per incontrare gli amici di una vita. Oppure con questi amici non ci si incontra per la mancanza di un luogo adatto.
In realtà basta usare poco tempo. Siamo sempre di corsa, a rincorrere tutte quelle cose ci mettono fretta. Quando abbiamo finalmente un momento di pausa siamo spesso troppo stanchi o svogliati per fare una passeggiata, soprattutto se il sole è nascosto da nuvole o da una nebbia tipicamente padana. Però, se si ha anche solo una piccola pausa, che sia una pausa vera, davvero libera da obblighi lavorativi, personali e quant’altro, vale davvero la pena di mettere il naso fuori dalla porta di casa. Potrebbe capitare di incrociare il vicino che non si vedeva da tempo, un amico, ma soprattutto qualche persona di una certa età ed avere una discussione come quella di cui parlavo in precedenza.
Pensiamoci un attimo. Il vantaggio non sta solo nel trascorrere del tempo con qualche concittadino, approfittando quindi della compagnia diversa dal solito per entrambi i lati della chiacchierata. Si tratta di uno scambio, basato sul rispetto, l’ascolto e la condivisione di idee. Si possono sentire racconti che ci permettono di capire meglio la storia di Marcon, ma non solo. Si vedono punti di vista diversi, situazioni diverse. È un’esperienza che può davvero regalare a tutti un sorriso e tanto su cui pensare.
So che per molti di coloro che leggeranno avrò scritto l’ovvio, ma talvolta serve ricordarsi anche di questo. La cosa che ci tengo a sottolineare è che, proprio conoscendo queste riflessioni ovvie, potremmo essere spinti a dialogare di più, a fare due passi per la nostra Marcon e a conoscere qualcuno e qualcosa di nuovo.
Grazie! Bel commento! Buona giornata Alessandro.