D’accordo, non vincerà mai il premio per “la più bella del reame” ma questa utilitaria inglese è da tempo una star del cinema. Come avrete già capito stiamo parlando della Ford Anglia e più in particolare del modello 105E, un esemplare dei quasi 1.300.000 prodotti tra il 1959 e il 1968 ha avuto la fortuna di essere scelto come magico mezzo di trasporto volante nel film Harry Potter e la Camera dei segreti del 2002. Poco conosciuta e ancor meno apprezzata a casa nostra, in realtà l’Anglia è stata una pietra miliare della motorizzazione di massa britannica e la sua dinastia nasce ben prima della 105E. Vediamo di conoscere meglio questa vetturetta ormai diventata famosa.

Innanzitutto, il nome: Anglia identifica una regione della odierna Gran Bretagna, l’East Anglia, il cui territorio costituiva uno dei regni anglosassoni medievali interamente occupato dagli Angli, popolo originario della Germania settentrionale. Fin qui la storia antica quando ci si spostava ancora a piedi o a cavallo. Circa millecinquecento anni dopo un’automobile chiamata Anglia vede la luce negli stabilimenti della filiale britannica della Ford a Dagenham, la Detroit europea. Questa prima versione presentata nel 1939 (codice produttivo E04A) era una berlina utilitaria piuttosto semplice a due porte, con pochi accessori, disponibile solo di color nero, con un motore di 993 cc. e verrà prodotta fino al 1948.

Negli anni Cinquanta escono altre due serie che progressivamente modernizzano le linee, prevedono versioni a quattro porte e station wagon e adottano motori un po’ più potenti.

Al Salone di Londra del 1959, con la quarta serie, l’Anglia 105E, avviene la svolta decisiva grazie ad un design completamente diverso e originale che risente in qualche modo dei modelli americani del periodo. Oltre al frontale molto spiovente che ricorda la bocca di un luccio e alle pinne posteriori di moda in quegli anni, la vettura presenta un personalissimo lunotto posteriore inclinato all’indietro che dà al modello una immagine molto ben definita e consente inoltre un’ottima abitabilità interna. Dal punto di vista meccanico monta con un inedito motore 4 cilindri in linea di 997 cc. a valvole in testa e un cambio manuale a quattro marce sincronizzato per gli ultimi tre rapporti. Può raggiungere una velocità massima di 118 km/h. Nel 1962 viene introdotta la versione Super con un motore di 1198 cm³ e un cambio completamente sincronizzato. Questa quarta serie verrà prodotta fino al 1967. Per amor patrio ricordiamo che nel 1964 è apparsa anche una Anglia Torino uscita dalla matita da Giovanni Michelotti, uno dei nostri più geniali designers, costruita dalla OSI (Officina Stampaggi Industriali), vettura dalla linea più moderna ma anche più convenzionale che venne prodotta in poco più di 10.000 esemplari fino al 1969.

E veniamo fantaepopea di Harry Potter che ha reso famosa l’Anglia azzurra targata 7990TD.

La vettura in questione è di proprietà di Arthur Weasley, il padre di Ron, grande appassionato di oggetti babbani. Grazie a un incantesimo è in grado di volare e diventare invisibile nelle mani dei maghetti e compie così un memorabile salvataggio di Harry dalla casa degli zii per poi inseguire il treno per Hogwarts. Meravigliose invenzioni letterarie nate dalla fantasia di J.K. Rowlings e diventate scene iconiche nel secondo film della serie, Harry Potter e la Camera dei segreti del 2002. Niente male per una modesta utilitaria che doveva essere la risposta Ford all’enorme successo della Mini Minor nata nello stesso anno ma che ha invece trovato la sua consacrazione come mezzo volante. In fondo, chi ha mai visto una Mini Minor volare?

Renzo De Zottis
Renzo De Zottis é nato a Treviso il 9 settembre 1954 e da qualche anno ha lasciato l'insegnamento nella scuola media. Collabora da lungo tempo con svariati mensili occupandosi prevalentemente di argomenti di carattere storico. Ha inoltre al suo attivo diversi servizi fotografici per le maggiori testate nazionali di automobilismo storico ed é stato addetto stampa in diverse manifestazioni internazionali del settore. Fa parte del direttivo dell'Unitre Mogliano Veneto e da almeno un ventennio svolge conferenze per questa associazione e per l'Alliance Française di Treviso.

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