L’8 e il 9 giugno noi cittadini italiani saremo nuovamente chiamati alle urne per eleggere con il nostro voto i nuovi parlamentari che rappresenteranno il nostro paese in Europa. Ma come funzionano effettivamente queste elezioni? Ma soprattutto, quali sono le candidature e le strategie dei nostri partiti?

Dunque andiamo in ordine.

All’Italia spettano 76 dei 705 seggi totali, assegnati in base al numero di cittadini di ogni nazione.

Ai sensi della legge elettorale europea, tutti i paesi membri devono usare un sistema elettorale proporzionale plurinominale, con una soglia di sbarramento al 4%. Ciò significa che l’elettore potrà votare una sola lista di candidati presentata da ogni partito nella propria circoscrizione e che l’assegnazione dei seggi sarà fatta in base alle percentuali di voti ottenuti; le liste che non supereranno il 4% dei voti non riceveranno nessun seggio.

L’Italia inoltre usa il voto di preferenza, che dà agli elettori la possibilità di indicare, nell’ambito della medesima lista, da una a tre preferenze, votando, nel caso di due o di tre preferenze, candidati di sesso diverso.

Una volta determinato il numero dei seggi spettanti alla lista in ciascuna circoscrizione, sono proclamati eletti i candidati con il maggior numero di voti di preferenza.

Facciamo un esempio d’invenzione: supponiamo che nella nostra circoscrizione (Nord-Est) la lista presentata dal Partito X ottenga il 25% dei voti; dunque al Partito X verrà assegnato il 25% dei seggi disponibili, quindi 4 dei 15 seggi totali della circoscrizione Nord-est. I 4 seggi ottenuti saranno assegnati ai primi 4 candidati del Partito X che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze.

Analizziamo ora alcuni dei candidati presentati dai partiti e alcune delle strategie che gli stessi stanno adottando.

Ha fatto notizia la recente candidatura nelle liste della Lega del generale Vannacci, diventato famoso per le sue numerose affermazioni spesso omofobe, sessiste e razziste, tutte “qualità” che gli hanno garantito la candidatura con la Lega: saranno convinti gli elettori Lega che in questa scelta ci sia la piena coerenza con i valori del partito?

Non possono mancare le solite furbate messe in atto da alcuni candidati, per lo più segretari di partito, nella speranza, a mio avviso vergognosa, di racimolare qualche voto in più: mi riferisco soprattutto alla decisione di alcuni segretari, come Giorgia Meloni ed Elly Schlein, di candidarsi al parlamento europeo pur sapendo che, nel caso venissero elette, dovrebbero rinunciare alla carica, non potendo essere contemporaneamente sia parlamentare italiano sia parlamentare europeo. E mi riferisco alla “scorciatoia” offerta agli elettori dalla nostra Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di votarla semplicemente con il suo nome di battesimo Giorgia, forse nella speranza di dare più familiarità alla sua immagine e mostrarsi all’elettore come un’amica di lunga data.

Il mio obiettivo dunque è quello di dirvi state attenti, non fatevi ingannare da queste tristi strategie politiche, informatevi più che potete, createvi una vostra idea indipendente. Ma soprattutto andate a votare, non perdete l’occasione di esprimere le vostre idee e le vostre opinioni, di decidere con il vostro voto i rappresentanti dei vostri ideali, la voce italiana nel coro europeo. VOTATE!

Tommaso Syrtariotis
Studente di giurisprudenza presso UniPd Membro del Gruppo giovani Marcon e Giovane Democratico

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