Si sta concludendo in questi giorni la 25° edizione del Jamboree che si svolge a SaeMaeGeum, in Corea del Sud: il raduno mondiale di Scout che dura 2 settimane durante le quali i fazzolettoni, le usanze, i canti e le diverse uniformi si mescolano permettendo a Scout di tutte le Nazioni di conoscersi e camminare insieme per vivere l’avventura Scout. Il nome, infatti, deriva dall’unione di due parole inglesi “jam” (marmellata) e “boy” (ragazzo).
È una delle tante intuizioni di Lord Baden Powell, il fondatore dello Scoutismo: in particolare questo evento che si svolge ogni 4 anni in un paese diverso, permette di capire, attraverso l’esperienza del campo estivo, che la guida e lo scout possono essere “fratelli” di ogni altro guida e scout anche se di nazionalità con tradizioni diverse.
Per l’Italia partecipano gruppi dell’AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) e del CNGEI (Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani). Anche la nostra cittadina è presente a questo evento con alcuni componenti del gruppo Scout Agesci Mogliano 2: un capo unità, un esploratore e il capo contingente del contingente Agesci.
Abbiamo fatto alcune domande a Giacomo Ferrari, membro del gruppo scout Mogliano2 e attuale capo contingente del Contingente Agesci, per cercare di comprendere meglio questa esperienza.
Ciao Giacomo e intanto complimenti per questo ruolo. Puoi raccontarci che tipo di evento è il Jamboree?
Il Jamboree è un evento internazionale dove si incontrano scout di quasi tutti i paesi del mondo. Il primo Jamboree della storia è stato fatto nel 1920 a Londra e ha visto la partecipazione di circa 8.000 scout da 34 Nazioni. A questo Jamboree, il 25°, vi saranno ben 123 Nazioni, con un totale impressionante di 50.000 partecipanti. L’ obiettivo però è rimasto sempre quello che aveva deciso Baden Powell quando ha inaugurato il primo nel 1920: un luogo dove gli Scout da tutto il mondo possano «fare una marmellata di colori e usanze». In particolare, in questo periodo molto delicato per l’umanità, il Jamboree si pone come segno di milioni di giovani da tutto il mondo per costruire un futuro basato sulla pace e sulla fratellanza.
Chi può partecipare a questo evento e com’è organizzato?
Il Jamboree si svolge ogni 4 anni in un differente Stato e vi possono partecipare Scout e Guide dai 14 ai 17 anni da tutto il mondo e da ogni gruppo, per rappresentare il proprio Paese. Per entrare a far parte del contingente (ovvero il gruppo di formazione nel quale vengono raggruppati tutti gli Scout scelti in una Nazione) bisogna superare delle specie di «selezioni». Innanzitutto, possono partecipare al massimo 2 ragazzi per ogni Gruppo e bisogna compilare una serie di domande che devono venire prima approvate a livello della Zona, poi regionale ed infine nazionale. I ragazzi che partecipano all’evento si chiamano “Ambasciatori” in quanto rappresentano un gruppo di persone tramite un mandato a loro conferito.
Il luogo del Jamboree, una striscia di terra dedicata a risaia all’interno di una diga di circa 6 km quadrati, ospiterà 26 reparti ognuno di 4 squadriglie da 9 ragazzi o ragazze con 4 capi per ogni staff. All’interno di questo reparto i ragazzi e le ragazze fanno vita di squadriglia ma contemporaneamente svolgono attività mescolandosi fra reparti di nazionalità diversa.
Qual è il significato educativo del Jamboree?
I significati educativi sono molteplici: testimoniare i valori comuni dello scoutismo e nel nostro caso specifico dello scoutismo cattolico, ma poi anche fare sì che le distanze si riducano e che le differenze si assottiglino fino quasi a sparire. Creare legami di amicizia che nonostante le differenze di lingua, abitudini e religioni possano creare le basi per un futuro dove la diversità sia ricchezza per tutti i cittadini dello stesso mondo. E’ un inno all’integrazione e all’amicizia ed è importante che questi messaggi siano rivolti alle giovani generazioni.
Grazie Giacomo per questa chiacchierata e Buona Strada a te e a tutti i partecipanti di questa avventura perché, come diceva Baden Powell, possiamo “lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”
Mentre scriviamo questo articolo ci giunge la notizia che per un evento importante di maltempo il sito del Jamboree sarà trasferito per precauzione presso siti al chiuso. Ma nonostante questo l’esperienza continuerà con gioia perché “La guida e lo scout sorridono e cantano anche nelle difficoltà”