Per la prima volta la lotta dei popoli dell’Iran coinvolge l’intero pianeta.

In numerosissime nazioni e città del mondo cresce la mobilitazione contro quel nemico dello spirito che è al potere in Iran.  

Il mondo intero non accetta la politica della repubblica islamica e il suo monolitismo religioso.  Il mondo moderno partecipa alla lotta appoggiando lo slogan delle piazze: Donna! Vita! Libertà!  Sono slogan che intendono superare il regime degli ayatollah.
E’ la prima volta che nelle contestazioni contro il potere assoluto, che storicamente sono iniziate nel lontano 1905, non c’è alcun simbolo religioso.
È la prima volta che la donna, viene pubblicamente portata sulle palme delle mani dai maschi, possiamo dire con certezza che oggi per la prima volta: LA DONNA NON SENTE DI VIVERE NEL PAESE DEGLI UOMINI.
E’ la prima volta che i crimini contro le donne uccise BARBARAMENTE, da parte dei loro compagni maschi, non restano impuniti.
E’ la prima volta che viene rivendicata la parità tra le donne e uomini, in tutti gli ambiti sociali, politici, economici, sessuali ecc.
E’ la prima volta che le scuole medie inferiori rivendicano il diritto di contestare il programma scolastico, manifestando contro il regime ed in alcuni casi picchiando i promotori della violenza nelle scuole.

E’ la prima volta che lo scontro risulta così aspro contro i mullah nelle strade dell’ intero Paese.

E’ la prima volta che dall’Urmieh al golfo Persico e dal Kurdistan a Sistan, tutti gli iraniani sono uniti!

Le donne e uomini, bambine e bambini non accettano, la situazione di povertà, miseria, disoccupazione, arretratezza culturale, torture quotidiane, incarcerazioni, la pena di morte, tangentopoli.

Quando le classi sociali non accettano questi annientamenti, il potere dovrà sciogliersi quanto prima: lo slogan contro il regime della Repubblica Islamica risulta essere l’unica via d’uscita da questa crisi.

Mentre il regime gioca, ricorrendo alla forza, tutte le sue carte per conservare un tempo sociale del passato che è già tramontato, il popolo iraniano sente che questo regime è andato oltre il suo tempo e sta mettendo in campo un enorme, ed eroico, sforzo di modernizzazione dell’Iran.

dott. Mohsen Hamzehian, rappresentante dell’Unione per la Democrazia in Iran, Padova.

2 COMMENTS

  1. L’oscurantismo annienta la libertà, non solo delle donne. Ma le donne sono coloro sulle quali, in ogni tempo, si abbatte la violenza di coloro che le vorrebbero sottomesse, annichilite, chiuse. La lotta che in ogni tempo abbiamo dovuto intraprendere non si è mai fermata. E oggi più che mai dobbiamo tenere alta la guardia, anzitutto per consentire alle società che vivono sotto il giogo di una dittatura di trovare il rispetto di sé stesse nella libertà di uomini e donne. Ma anche nella nostra società i tentativi di costringerci in recinti dettati da religione e politica reazionaria sono più che mai in atto. Abbiamo il dovere di dare sostegno a chi, finora non ha avuto voce, e di urlare, per tutte noi.

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